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Le città del vino favorevoli all’eolico

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Senza eccessi e con particolare attenzione al consumo di territorio ma porte aperte alle energie rinnovabili

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

 

I sindaci delle città del vino si dicono favorevoli alle energie rinnovabili purché venga fatto con un particolare riguardo al territorio di pregio che li caratterizza.

Per questo hanno concordato sulla necessità di inserire nel ”Piano Regolatore delle Città del Vino” un regolamento ad hoc perché gli impianti delle energie rinnovabili siano rispettosi del paesaggio, senza che un’installazione indiscriminata possa deturpare vigneti o colture.

Un regolamento e le relative pratiche da adottare, di cui le Città del Vino discuteranno nella loro Convention che si terrà a Benevento e nelle Città del Vino del Sannio – Castelvenere, Torrecuso e Sant’Agata dè Goti fino al 19 settembre (info: www.cittadelvino.it).

<<Quello delle energie rinnovabili è un tema che interessa sempre più da vicino i territori rurali – ha spiegato il presidente delle Città del Vino Giampaolo Pioli – ma, in un momento difficile per l’agricoltura come quello che stiamo vivendo, si corre il rischio che sostituire un vigneto con un impianto fotovoltaico o installare pale eoliche al posto di colture o vicino ad edifici di interesse storico e culturale, possa essere considerato solo una forma di reddito alternativa, senza considerare i gravi danni di immagine per il paesaggio e le pesanti ripercussioni sul turismo>>.

Per questo è nato l’obiettivo – ha continuato Pioli <<di dare ai sindaci dei territori del vino regole e misure per la gestione urbanistica degli impianti. Siamo assolutamente favorevoli al diffondersi delle energie alternative – conclude Pioli – ma è necessario che gli strumenti urbanistici dei comuni si facciano carico di scegliere le porzioni di territorio aperto meno produttive e svantaggiate, le aree industriali o di cava dismesse>>.

Quindi regole per mettere i sindaci delle città aderenti alla rete di fare scelte oculate senza porre pregiudiziali allo sviluppo delle rinnovabili per il fatto di amministrare un territorio di particolare pregio paesaggistico e di alto valore per l’economia.

Le Città del Vino hanno per questo deciso di lavorare ulteriormente al loro Piano Regolatore – lo strumento urbanistico dei comuni del vino italiani, dove anche il ‘territorio rurale aperto è oggetto di attività pianificatrice da parte dell’ente pubblico – per approfondire le modalità con le quali permettere la realizzazione di impianti ad energia rinnovabile.

Del resto a Scansano, patria del Morellino la presenza di un parco eolico ha portato solo maggior turismo e quindi maggiore possibilità di far conoscere il vino di particolare pregio che si produce in quei territori. All’ombra delle pale.