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Le aziende maremmane nella comunità mondiale

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Le eccellenze della geotermia. Sviluppo sostenibile per allevamenti e coltivazioni

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto

Autore: La Nazione, Cronaca di Grosseto

IL DISTRETTO delle energie rinnovabili della Toscana ha sposato in pieno la filosofia di Slow Food Buono, Giusto e Pulito e fin dal 2006 ha adottato un modello «virtuoso» di produzione energetica rinnovabile applicato all’agricoltura, valido anche sotto il profilo della riproducibilità e dell’impatto ambientale e sociale in generale. E’ questa l’idea originale della prima «Comunità Mondiale ad energia rinnovabile», già presentata a Terra Futura, in un’anteprima nazionale. Il progetto sperimentale, frutto di un’intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e Cosvig (Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche), ha l’obiettivo di dare vita nelle zone geotermiche ad una iniziativa assolutamente nuova, individuando soluzioni appropriate per la produzione agro-alimentare con sistemi innovativi per il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente, puntando sulle produzioni caratterizzate dalla tecnologia di processo. Il progetto si caratterizza, infatti, per la qualità e la sostenibilità delle produzioni agro-alimentari in un territorio particolarmente favorito dall’uso diretto della geotermia, dove sono state individuate e sperimentate soluzioni innovative (nel distretto è operativo il Centro di Ricerca per le Energie Rinnovabili EnerGea) per la riduzione dell’impatto e per lo sviluppo sostenibile, nelle fasi di allevamento del bestiame e di produzione di formaggi, salumi, ortaggi ed erbe officinali. Membri della Comunità del cibo ad energia rinnovabile sono il Podere Paterno, il caseificio di Monterotondo Marittimo, il frantoio San Luigi di Gavorrano, la Poderina Toscana olio e vino a Castel del Piano, il Serraiola Wine a Monterotondo Marittimo, il Panificio Montomoli a Montieri.