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Lavoro in Valdicecina: Contributi a fondo perduto per attrarre investimenti

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È uno dei vantaggi legati all’inserimento di Volterra e Montecatini nelle aree di crisi. In preparazione anche il protocollo con Enel da mezzo miliardo per la geotermia

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Pontedera – Empoli

Autore: Andreas Quirici

Un contributo del 20% a fondo perduto per ogni milione e mezzo d’investimenti fatti da aziende di Volterra e Montecatini Valdicecina. Un piano di sviluppo legato alla geotermia che sblocchi le concessioni minerarie in favore di Enel Green Power per un investimento di oltre mezzo miliardo in sei anni da parte della società. Un intervento sulla viabilità col rifacimento della Sr439 e la creazione di uno scalo merci a Saline di Volterra. La realizzazione di un polo della logistica a Saline e un piano per l’ospedale volterrano. Il futuro della Valdicecina passa attraverso questi elementi a cui stanno lavorando i sindaci con la Regione. E che entro la fine dell’anno dovrebbe essere definito in due protocolli d’intesa. Quello annunciato l’altro giorno dal capogruppo del Pd in consiglio regionale, Antonio Mazzeo, riguarderà cinque o sei punti su cui concentrare le risorse. L’ospedale di Volterra, ma anche lo sviluppo della stazione di Saline che, dopo il forte investimento fatto da Ferrovie dello Stato quest’estate dovrebbe essere pronto per ampliarsi e diventare uno scalo merci per le aziende del territorio. Nel protocollo anche l’idea originaria del presidente della Regione, Enrico Rossi, nelle settimane bollenti della crisi alla Smith Bits dell’anno scorso: creare un polo per la logistica a Saline che serva la geotermia della Valdicecina. Questi i temi trattati l’altro giorno a Firenze, nell’incontro tra i sindaci della Valdicecina e gli esponenti della Regione, i quali hanno anche illustrato i termini della definizione di area di crisi non complessa, in cui saranno inserite solo Volterra e Montecatini, per via dei parametri economici peggiori rispetto a Pomarance e Castelnuovo. Oltre alla possibilità per i disoccupati di partecipare ai bandi per i lavori di pubblica utilità, infatti, arriveranno dal governo finanziamenti a fondo perduto per le aziende che investiranno un minimo di 1,5 milioni in questi due comuni. Ma è dalla geotermia che la zona spera di ricavare i vantaggi più concreti. È in preparazione in questi giorni, infatti, l’atteso protocollo d’intesa con Regione, Comuni geotermici ed Enel Green Power per la riduzione del costo dell’energia, ma soprattutto lo sblocco delle concessioni minerarie che permetterebbe a Enel di costruire almeno sei centrali, con oltre mezzo miliardo d’investimenti. Questo significherebbe assunzioni e ricadute economiche nei territori geotermici in fatto di appalti per le manutenzioni agli impianti. Ma nello stesso piano ci sarebbero anche soluzioni per la viabilità e la stabilità del territorio. È, infatti, allo studio una lista di priorità per interventi mirati sulle strade con particolare attenzione alla strada regionale 439. Le risorse geotermiche finiranno anche per ammodernare e rendere più sicuro il tratto finale della strada, quello della Valdicecina. Anche questo servirebbe a rendere quest’area della Toscana più appetibile per gli investimenti e migliore, dal punto di vista dei collegamenti, per le aziende già presenti. E una parte di risorse dovrebbe essere destinata anche alle innumerevoli frane della Valdicecina. Tanta carne al fuoco di cui Enrico Rossi parlerà lunedì 3 ottobre a Pomarance in un incontro organizzato dal sindacato dei pensionati della Cgil.