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L’area geotermica di nuovo al centro d’Europa con GEOSYN

Si terrà a Monterotondo Marittimo il 19-20 Novembre il primo kickoff meeting del progetto di ricerca europeo GEOSYN, che vedrà lo sviluppo di un innovativo sistema di riscaldamento e raffreddamento per scopi industriali alimentato da geotermia

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Si terrà a Monterotondo Marittimo il 19-20 Novembre il primo kickoff meeting del progetto di ricerca europeo GEOSYN, che vedrà lo sviluppo di un innovativo sistema di riscaldamento e raffreddamento per scopi industriali alimentato da geotermia


Se l’area geotermica non è, per il calore della Terra, l’ombelico del mondo, sembra proprio che lo sia per l’Europa. Da molti anni, infatti, si moltiplicano le attività che vedono questa piccola area della Toscana centro meridionale al centro degli interessi della ricerca e sviluppo in ambito europeo.
Merito anche e sopratutto di CoSviG – il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche – che, da molti anni ormai, con il supporto dei 16 enti locali che costituiscono la sua compagine ha deciso di investire il proprio know how nella ricerca e sviluppo in ambito europeo.
Un investimento che, nel corso degli anni ha visto convergere nelle aree geotermiche le maggiori istituzioni di ricerca e le principali aziende del settore a livello internazionale, impegnate in importanti partnership progettuali.
L’ultimo, in ordine di tempo, è il progetto GEOSYN, acronimo di sinergie geotermiche per promuovere l’efficienza energetica in ambito industriale. Il progetto finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon Europe, infatti, si propone di realizzare e testare un sistema combinato di riscaldamento/raffreddamento alimentato dalla risorsa geotermica, specificamente studiato per l’impiego in ambiti industriali, quindi dotato di elevata efficienza, adattabilità e scalabilità, oltre che in grado di offrire ai soggetti economici una riduzione dei costi di produzione, fattore chiave per una adozione capillare. Inoltre, le soluzioni tecnologiche oggetto di studio consentiranno una riduzione degli impatti ambientali in termini di effetti sui cambiamenti climatici, rispetto ai più tradizionali gruppi frigoriferi e alle pompe di calore.
Un sistema che, tra le altre cose, verrà testato proprio a Monterotondo Marittimo, nel Caseificio San Martino di Formaggeria Toscana, che già utilizza la risorsa geotermica per coprire i propri fabbisogni termici.
E proprio a Monterotondo Marittimo, il progetto vedrà il suo primo step il 19 e 20 Novembre prossimi, quando il gruppo internazionale che lavora al progetto coordinato da APRE e al quale partecipa CoSviG, terrà la prima riunione per definire le strategie e le prossime fasi operative. L’incontro, organizzato con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, si terrà nella Sala del Consiglio Comunale, a dimostrazione della valenza di questo progetto per il territorio.
Un primo passo, crediamo, nella direzione giusta per un maggiore utilizzo del calore del sottosuolo, abbondante in Toscana e più in generale l’Italia.