In occasione della festa della patrona di Larderello, la Natività della Beata Vergine Maria, l’8 settembre è stata riaperta al culto la Chiesa presente all’interno degli stabilimenti Enel Green Power in piazza Leopolda a Larderello: il “centro operativo” della coltivazione geotermica nell’area, poco distante dal Museo della Geotermia.
Un’iniziativa che rientra nel più ampio spettro delle celebrazioni del “bicentenario della geotermia”: come abbiamo più volte ricordato anche su queste pagine, l’attività industriale geotermica fu infatti avviata per la prima volta al mondo nel 1818 da Francesco Giacomo Larderel, imprenditore francese che promosse l’utilizzo della geotermia per scopi industriali, ovvero nell’attività chimica di produzione di boro per il settore farmaceutico, a cui seguì nel 1904 l’accensione delle prime lampadine grazie all’intuizione del principe Ginori Conti che dette il via alla produzione di energia elettrica.
La Chiesa, strutturata come una basilica e dedicata a Maria Santissima di Montenero, dopo aver subito danneggiamenti durante i fenomeni di maltempo del 2016, è stata dunque ristrutturata con opere di manutenzione straordinaria al tetto, al campanile e alla pavimentazione effettuate da Enel Green Power; per l’occasione della riapertura, all’interno della Chiesa sono state inoltre esposte alcune stampe ottocentesche della Madonna di Montenero dell’incisore Giacomo Aliprandi, gentilmente concesse dalla collezione di Lucia Fedi.
Una novità importante per tutta la comunità locale dunque, sia dal punto di vista religioso che storico e artistico, suggellata dalla messa celebrata dal vescovo di Volterra Alberto Silvani con il parroco di Larderello don Gerardo Pucci, oltre alla partecipazione della Corale di Valle.
Alla cerimonia di riapertura hanno inoltre presenziato anche il sindaco di Pomarance Loris Martignoni e il responsabile esercizio impianti geotermici di Enel Green Power, Francesco Lazzeri.
