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Larderello: Guccini: “meno chitarre e più ingegneri”

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In tanti hanno partecipato alla consegna del Premio Larderello assegnato al celebre cantautore e per il territorio al giovane ingegnere Matteo Bianchi

Fonte: Qui News Volterra.it

Autore: Alessandra Siotto

Oltre trecento persone hanno accolto al Teatro Florentia di Larderello con una standing ovation il cantautore Francesco Guccini che ha ricevuto oggi pomeriggio, 6 settembre, il Premio Larderello. Insieme a lui un riconoscimento speciale è arrivato ad un giovane ingegnere del territorio, Matteo Bianchi di Larderello, un ‘gucciniano’ che ha avuto l’onore di essere premiato insieme al cantautore.
FRANCESCO GUCCINI. "Meno chitarre e più ingegneri perchè quello che ho sentito sul suo lavoro è molto più importante di qualsiasi canzone abbia mai scritto o pensato". Così Guccini dal palco ha commentato l’attività di ricerca in campo della bioingegneria svolta dal ricercatore Matteo Bianchi. Il cantautore, premiato per la sua attività in campo musicale e letterario, ha parlato a tutto campo del suo viaggio per arrivare a Larderello, della crisi economica, delle nuove generazioni, delle sue canzoni e di Pavana, il paese in Toscana al confine con l’Emilia Romagna dove da anni ha stabilito la sua residenza. Ha risposto alle domande del pubblico ed ha raccontato aneddoti sui suoi amici, come la visita di Bocelli, le partite a carte con Gaber e di quando andava nella stessa scuola di Pavarotti, la cui famiglia possedeva un forno vicino a casa sua.
"Non solo non ho la patente – ha detto Guccini – ma non ho neanche il telefonino e sono protetto dal WWF come animale in via d’estinzione".
"Voi vi sognate di parlare italiano, ma non è così: voi parlate toscano, vi mangiate non solo la ‘c’, ma anche il 90% di quello che dite", ha scherzato il cantautore. "E’ molto bello il paesaggio con questi tubi che attraversano la campagna" ha aggiunto l’artista che prima della cerimonia ha visitato anche la geotermia di Larderello ed un soffione boracifero.
"L’ho anche scritto che con le canzoni non si fanno le rivoluzioni: una canzone può suggerire, può stimolare, ma può fare ben poco per cambiare le cose", ha detto Guccini che ormai da qualche anno si è ritirato dalle scene. "Io non sono mai stato un cantautore politico – ha affermato – ho sempre parlato di me stesso: rifuggo dalla canzone politica perché è come l’inno di una squadra di calcio che deve essere forte e retorico, e la retorica è una cosa che ho sempre evitato nei miei pezzi".
L’artista, oltre che della Locomotiva, ha parlato più volte della sua celebre canzone ‘Dio è morto’: "non è una delle canzoni migliori che ho scritto, ricordo che la censurò la Rai e la radio Vaticana no, è una canzone generazionale, dei primi anni 60, quando noi ventenni di allora sentivamo che c’era qualcosa che non funzionava, avevamo delle istanze; poi, infatti, esplose il ’68".
MATTEO BIANCHI. Grande la soddisfazione e l’emozione di Matteo Bianchi, classe 1982, larderillino doc che davanti alla famiglia, agli amici più cari, ai compaesani, ha ricevuto insieme ad uno degli artisti che ama un riconoscimento per la sua attività in ambito scientifico.
Dopo la laurea con il massimo dei voti conseguita all’Università degli Studi di Pisa ed un dottorato di ricerca, adesso Matteo si divide fra Pisa e Genova dove si occupa di ingegneria robotica applicata all’ambito medico. In particolare sta seguendo un complesso ed importante progetto sul tatto artificiale, utile ad esempio per le operazioni chirurgiche. "Adesso – ha illustrato l’ingegnere – ci stiamo occupando di sviluppare una mano, una protesi, che possa far restituire ad un amputato il senso del tatto". "Questo senso – ha aggiunto Bianchi – è ancestrale e si forma nell’embrione ; stiamo lavorando anche su progetti per le persone non vedenti affinchè una guida tattile possa migliorare la loro qualità della vita". "La mia – ha concluso il ricercatore – è una attività abbastanza impegnativa e ringrazio tutti per l’appoggio che ricevo, la mia famiglia e la mia ragazza che ormai è una vedova della scienza".
IL PREMIO. La manifestazione, ideata dalla Pro Loco Valle del Diavolo con la collaborazione della cooperativa Larderello Mare, è giunta alla terza edizione ed ha già premiato Piero Angela e Franco Cardini. Alla cerimonia, condotta da Marcello Cerri, hanno partecipato il presidente della Pro Loco Renzo Scalzi, il sindaco di Pomarance Loris Martignoni e l’assessore alla cultura Ilaria Bacci, Alessio Cianchi per Enel Green Power ed il presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra Augusto Mugellini. Inoltre, sono intervenuti per motivare le ragioni delle loro scelte, i membri del comitato scientifico che ha assegnato i premi: Urania Bruscoli, Andrea Pazzagli, Loredana Magni, Giorgio Cellai, Gloria Manghetti. Oltre a loro fanno parte del comitato l’architetto Maurizio Talocchini e il professor Giovanni Manghetti.