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Larderello: Dai fertilizzanti biologici nascono trenta assunzioni

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La Società chimica Larderello ha firmato un protocollo d’intesa con la Regione per costruire serre dove sperimentare prodotti ad hoc per i vari Paesi esteri

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina – Rosignano

Autore: Il Tirreno, Cronaca di Cecina – Rosignano

Un piano da 20 milioni di investimenti da qui al 2020, una crescita di addetti pari a 30 unità ed un incremento del fatturato annuo dagli attuali 39 a 60 milioni di euro. È il piano già annunciato dalla Società chimica Larderello (Scl) e ratificato ufficialmente ieri in Regione in un protocollo d’intesa che prevede la creazione di un centro di ricerca per la produzione di fertilizzanti biologici per l’agricoltura ad hoc a seconda dei Paesi in cui l’azienda esporta. Il piano ha durata fino al 2020. Quest’anno servirà per la definizione e le varie autorizzazioni ai progetti, mentre dal 2017 l’operazione dovrebbe partire concretamente con la creazione delle varie serre e l’assunzione del personale. I trenta nuovi dipendenti dovrebbero essere 15 laureati e altrettanti operai. La firma del protocollo d’intesa è stata fatta a Firenze in Palazzo Sacrati Strozzi dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dal sindaco del comune di Pomarance Loris Martignoni, dal presidente della Scl, Attilio Pellero e dai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Il centro di eccellenza per la ricerca, la qualità, l’innovazione, il marketing e lo sviluppo commerciale sarà dotato di serre tecnologicamente avanzate, climatizzate utilizzando il calore geotermico. È previsto inoltre il completamento della messa in sicurezza del bacino del Canova, oggi in fase di avanzata realizzazione. Anche l’utilizzo della discarica di Bulera sarà rimodulato, con un programma di colmatazione che renderà il sito più sicuro e facilmente gestibile anche dopo il suo esaurimento, previsto nell’arco di 8 o 10 anni. Il programma di intervento comprende il potenziamento dell’impianto di trattamento del percolato, realizzato nel sito industriale di Larderello. La discarica continuerà ad ospitare i residui di lavorazione della Scl e di un’altra importante azienda della zona come la Altair chimica, quelli della perforazione dei pozzi geotermici, e potrà accogliere anche le terre che derivano dagli scavi nei porti di Piombino e Livorno e quelle provenienti da altre opere pubbliche, oltre a conferimenti dalle colline metallifere e dal territorio pisano. «Siamo contenti di essere arrivati a questo punto – dice il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni – perché abbiamo un’azienda che programma il futuro nel nostro territorio e che sceglie di radicarsi a Larderello. Non ci dimentichiamo che, fino al 2009, questa impresa rischiava il fallimento. Poi sono arrivati il presidente Pellero e l’amministratore delegato, Paolo Bonini, che hanno rilevato tutto rilanciandola in maniera eccezionale, passando sai 16 milioni di fatturato del 2010 ai 39 del 2015 e con la prospettiva di toccare quota 60 nel 2020». I dipendenti erano 33 e oggi 76 con l’aggiunta di altre 125 unità nel mondo, prevalentemente nel Sud America in seguito all’acquisizione nel 2014 della Quimicos Essiod in Argentina e delle attività nelle filiali in Usa, Cina, e Germania. Nel 2012 Scl aveva già acquisito la Joseph Storey in Gran Bretagna trasferendo a Larderello le produzioni di additivi ritardanti di fiamma. Oggi la Chimica è il secondo produttore al mondo nelle sospensioni per fertilizzanti biologici con interessanti prospettive innovative e intende potenziare i propri progetti di ricerca e sviluppo aumentando la gamma di bio fertilizzanti con le Università di Pisa e Firenze.