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Larderello, commissione regionale visita il polo geotermico

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Sindaco e Cgil: «In altri Paesi più incentivi e meno burocrazia». Comune e sindacati: Rischio fuga all’estero di Enel Green Power

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina

Autore: Il Tirreno, Cronaca di Cecina

Grandi complimenti al sistema geotermico di Larderello da parte della commissione regionale Ambiente, dopo il sopralluogo al centro direzionale di Enel Green Power. Ma il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni e la Cgil lanciano un appello, ma anche un allarme: «Lasciate investire Enel in Toscana o c’è il rischio che la società se ne vada all’estero». «È una grande risorsa. Un volano di sviluppo per il territorio da sfruttare nel rispetto dell’ambiente e mitigandone gli impatti». Così il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd), presente a Larderello insieme al vicepresidente della commissione Giacomo Giannarelli (M5s) e i consiglieri Francesco Gazzetti (Pd), Monia Monni (Pd), Elisa Montemagni (Lega), Alessandra Nardini (Pd), Andrea Pieroni (Pd), Roberto Salvini (Lega). La visita è stata voluta per conoscere le potenzialità e il livello di sfruttamento della geotermia in Toscana nel luogo dove Enel gestisce il complesso geotermico più antico del mondo. «La geotermia è una grande risorsa – ha detto Baccelli – da sfruttare utilizzando le nuove tecnologie per mitigare l’impatto ambientale e puntando all’autosufficienza energetica». Secondo Martignoni e la Filctem Cgil, però, il rischio che Enel Green Power preferisca altre zone di mondo (Sud America, Stati Uniti, Germania) alla Toscana è reale. «La società ha un progetto per costruire tre centrali – ha detto Martignoni – con un investimento di 800 milioni. La Regione dovrebbe scindere la geotermia legata all’alta entalpia in cui opera Enel e quella a bassa e media entalpia, in modo da non rallentare i progetti che hanno uno sviluppo certo e concreto». Secondo la Cgil, «Enel Green Power ha detto che la ricerca in Toscana si profila a rischio, sia per le limitate aree di sviluppo, sia per l’allungamento dei tempi burocratici. È ritenuto più vantaggioso andare all’estero dove maggiori sono gli incentivi, maggiore è la risorsa, minori la burocrazia. Noi ribadiamo che la geotermia è nata a Larderello che deve rimanere il centro delle conoscenze e del know how».