POMARANCE Vale oltre un milione di euro ma promette molto di più il Centro di eccellenza per la geotermia di Larderello. Il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (Cosvig) ha aggiudicato l’appalto per la realizzazione del laboratorio che sorgerà all’interno dei locali restaurati dell’edificio scolastico del villaggio-azienda griffato Michelucci. «La previsione è che il cantiere si possa concludere in estate», afferma il direttore Cosvig Sergio Chiacchella. Che aggiunge: «La struttura opererà a servizio degli enti pubblici e delle imprese geotermiche, in particolare per l’analisi della risorsa a media e bassa entalpia e per la risoluzione dei problemi di incrostazione e perdita di calore nei vapordotti». Al Centro si lega una prospettiva più ampia. è un tassello fondamentale per strutturare la ricerca geotermica nella media e bassa entalpia per la produzione di riscaldamento ed energia elettrica, ma anche per il consolidamento delle tecniche di alta entalpia, sperimentando e facendo ricerca. «Ci sono spazi di mercato – dice Chiacchella –. Anche il Piano energetico ambientale della Regione, che dovrebbe essere approvato prima dell’estate, punta sulle biomasse da filiera corta e la geotermia a bassa e media entalpia». La struttura prenderà forma a fronte di un investimento di 1.033.485 euro, sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa fatta dalla Tse Srl di Poggibonsi. Una spesa che per la quasi totalità è destinata all’acquisto di macchinari e strumentazioni. Il tutto finanziato con risorse della Regione Toscana per una quota del 70% e il resto con fondi del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche. «In parallelo penseremo anche alla pianta organica che dovrà mandare avanti il Centro – dice il direttore Cosvig –. I laboratori saranno aperti anche a professionisti e tecnici del settore. Il punto di arrivo, se il mercato risponderà come ci aspettiamo, è di arrivare a regime all’assunzione di cinque ricercatori». Che aggiunge: «È una previsione realistica, anche in virtù delle aspettative che si accompagnano ai permessi di ricerca attivi. Dovremo vedere quanti di questi si trasformeranno in permessi di coltivazione. Insomma, faremo un passo alla volta consolidando ogni conquista». Al termine dei lavori di ristrutturazione e di installazione delle strumentazioni seguirà una fase di test. Il taglio del nastro potrebbe avvenire all’inizio dell’autunno 2014.