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L’abitazione riciclabile fa brillare l’Italia in Europa

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Med in Italy, la casa solare tutta italiana, ha conquistato il podio alle Olimpiadi della bioarchitettura di Madrid, piazzandosi al terzo posto nella classifica finale della più importante manifestazione internazionale sull’abitare green.

Fonte: Corriere della Sera

Autore: ELENA COMELLI

Med in Italy, la casa solare tutta italiana, ha conquistato il podio alle Olimpiadi della bioarchitettura di Madrid, piazzandosi al terzo posto nella classifica finale della più importante manifestazione internazionale sull’abitare green. E al primo posto per quanto riguarda la sostenibilità. L’oro finale del Solar Decathlon è andato a Canopea, il progetto portato dalla regione francese di Rhòne-Alpes, mentre la casa solare andalusa Patio 2.12 si è aggiudicata l’argento.
Il prototipo italiano sarà in mostra al Saie 2012, il salone dell’ edilizia in programma a Bologna dal 18 a 121 ottobre. I visitatori potranno, non solo osservarla da vicino, ma anche confrontarsi con team di progettisti. La giuria di Madrid è stata particolarmente colpita la facilità di montaggio (soltanto cinque giorni), dalle tecnologie e dai materiali utilizzati, riciclabili fino al 100%, come l’intero sistema costruttivo in legno, l’isolamento naturale in fibre di legno, il pavimento Ecomat e le tubature in alluminio. Sviluppata da tre università italiane – RomaTre, la Sapienza e la Libera Università di Bolzano – insieme a Fraunhofer Italia, Med in Italy si è distinta nella rosa dei 18 finalisti internazionali in sei delle 10 gare previste durante le due settimane del Decathlon, aggiudicandosi l’oro in sostenibilità, l’argento per il funzionamento degli elettrodomestici e il bronzo in architettura, bilancio energetico, comunicazione e innovazione.
La leggerezza conta
Pensata per resistere al grande caldo, piuttosto che ai climi freddi come le tipiche case bioclimatiche europee, Med in Italy riesce a mantenere la temperatura interna costante, grazie a isolanti naturali capaci di simulare il comportamento di una parete in massiccia muratura tradizionale, pur mantenendo una struttura leggerissima e facilmente trasformabile. «Come tutte le case mediterranee, Med in Italy è introversa, costruita verso l’interno attorno a un patio dotato di piante che reagiscono all’inquinamento facendo da biosensori, ma contribuiscono anche alla fornitura di verdura fresca. Una costruzione della tradizione romana e latina. poi ripresa da arabi e spagnoli e diffusa in tutti i paesi caldi», spiega Chiara Tonelli, docente di Architettura a RomaTre e responsabile del progetto, a cui ha contribuito una cinquantina di studenti, oltre a un vasto parterre di sponsor e consulenti tecnici, che hanno fornito tutti gli impianti e le tecnologie d’avanguardia utilizzati nell’abitazione. Ma non è la prima volta che un progetto sostenibile italiano si distingue in un contesto internazionale.
A lezione
La scuola low cost realizzata dallo studio milanese Arcò in un villaggio beduino dei territori palestinesi, ad esempio, si è piazzata l’anno scorso al secondo posto nella sezione Africa e Medio Oriente del prestigioso concorso internazionale Holcim Awards. Quest’anno i soci di Arcò sono tra i finalisti della Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana, i cui vincitori verranno premiati domani alla Triennale di Milano, in collaborazione con il Made Expo, che s’inaugura mercoledì. Grazie all’opera degli architetti milanesi, la piccola scuola nel deserto è stata trasformata in una struttura climaticamente confortevole ed energicamente sostenibile, attraverso due azioni fondamentali: la creazione di un sistema di ventilazione naturale e l’isolamento dell’edificio.
Tutti al lavoro
I lavori sono stati realizzati in autocostruzione dagli abitanti del villaggio, sotto la direzione di Arcò, con materiali di provenienza locale e manufatti artigianali. È prevista in una seconda fase la realizzazione di un sistema di raccolta dell’acqua piovana e l’installazione di pannelli fotovoltaici, a completamento dell’autosufficienza energetica della scuola e a sostituzione del generatore a gasolio attualmente in uso.
Il più premiato di tutti per i suoi progetti sostenibili, in sede internazionale, è Mario Cucinella, primo architetto italiano a vincere per due anni di seguito il premio della categoria Green Building all’evento fieristico immobiliare più importante del mondo, il Mipim (Marché international des professionnels d’immobilier) di Cannes, prima con il suo Centre far sustainable energy technologies, realizzato a Ningbo in Cina, e poi con la sede italiana della 3M a Pioltello, fuori Milano, una struttura lineare, terrazzata, lunga 105 metri per 21 di larghezza, di altezza variabile tra i due e i cinque piani, che garantisce da un Iato un’importante qualità ambientale grazie all’integrazione tra gli spazi lavorativi e le terrazze, i percorsi pedonali, gli specchi d’acqua e i viali alberati, dall’altro un risparmio deI 30-35% nei consumi energetici in tutte le stagioni dell’anno, grazie al suo orientamento ottimale e all’utilizzo di materiali edilizi ecocompatibili e di tecnologie all’avanguardia per l’impianto geotermico e fotovoltaico.