A quasi due mesi dalla chiusura delle vertenza, con 114 lavoratori rimasti fuori dalla fabbrica di scalpelli dopo il ridimensionamento, la vicenda della Smith Bits di Saline di Volterra torna a Palazzo Madama con una interrogazione presentata dalla senatrice Sara Paglini del Movimento 5 Stelle.
Nel frattempo un centinaio di lavoratori in esubero ha accettato entro il 31 agosto la buonuscita di 50mila euro lordi e si trova in mobilità. L’attesa è tutta per il secondo incontro del tavolo voluto dalla Regione Toscana al Ministero fra Eni, Enel e Schlumberger, multinazionale leader del settore petrolifero che controlla la Smith.
Dalla riunione, dopo il primo incontro del 29 luglio, dovrebbero arrivare proposte per ricollocare, tramite probabilmente dei servizi, una parte dei lavoratori che non sono rientrati fra i 78 in forze all’azienda.L’incontro a Roma dovrebbe svolgersi entro la fine di queste mese.
Intanto, Paglini ha presentato un atto di sindacato ispettivo rivolto al Ministero dello Sviluppo Economico un cui "chiede di sapere quali siano gli sviluppi della trattativa che è stata aperta con le società Eni ed Enel e cosa, per quanto di propria competenza, il Ministero dello Sviluppo Economico intende fare o ha già fatto per accelerare l’iter che possa condurre ad una continuità occupazionale in Alta Val di Cecina".
Nella premessa dell’interrogazione la senatrice ripercorre la vicenda: "i vertici della società hanno deciso dapprima la chiusura dello stabilimento Smith Bits di Saline di Volterra al fine di consolidare la produzione all’interno di un unico stabilimento produttivo sito negli USA e di cessare la produzione in Italia; successivamente è stata evitata la chiusura dello stabilimento, ma è stata attuato un ridimensionamento dell’impianto con conseguente riduzione del personale".
Paglini sottolinea poi di aver presentato sulla Smith 2 atti di sindacato ispettivo al Ministero (datati 5 e 21 maggio) "ai non è stata ancora fornita alcuna risposta". "Dopo le numerose riunioni e tavoli tecnici riunitisi al livello locale e ministeriale resta ancora incerto il destino dei lavoratori dell’azienda e del futuro occupazionale dell’Alta Val di Cecina – prosegue il documento – durante la campagna elettorale il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi aveva più volte promesso un fattivo impegno per risolvere la situazione venutasi a creare presso lo stabilimento Smith Bits di Saline di Volterra, tuttavia le soluzioni da lui proposte, conclusa la campagna elettorale, non hanno trovato alcuna attuazione".
"Non risulta sia stata individuata una nuova data per la riunione fra Mise, Regione Toscana, Schlumberger, Eni ed Enel per cercare di trovare un nuovo impiego ai 114 lavoratori Smith Bits rimasti esclusi dal piano di salvataggio – si legge ancora nell’interrogazione – quello che si sta verificando a Volterra sembra condurre ad una graduale deindustrializzazione dell’area".