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La Smith denuncia i contestatori

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E denunce siano.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Livorno

Autore: Ilenia Pistolesi

La lunghissima giornata di contestazioni dello scorso 12 giugno, andata in scena fuori dai cancelli di Smith e nel cuore di Saline, ora si trascina dietro una catena di denunce. Che l’azienda invierà a quel gruppo di operai che «salutarono» l’uscita del capo del personale Mauro Marchi dalle stanze dei bottoni della fabbrica di via Traversa con una dura contestazione. Denunce che decadranno per i dipendenti che, in buona sostanza, opteranno per una «ritirata» (tradotta nella mobilità volontaria), durante la stipula dell’atto di conciliazione con la ditta.

AL MOMENTO non è chiaro quante siano le denunce partite dall’azienda. Ma la contromossa di Smith alla contestazione era nell’aria da diverso tempo. Insomma, la vertenza di fuoco scrive una nuova, durissima, pagina. E ieri mattina, tutti nuovamente in assemblea per l’ennesimo confronto fra lavoratori e sindacati dopo la ratifica dell’accordo raggiunto con l’ad Giuseppe Muzzi. Intanto, un primo e piccolo passo è stato raggiunto con il mantenimento della mensa, dopo tre mesi di trattative con il coltello puntato alla gola. Mentre il tavolo romano con Schlumberger, Eni ed Enel dovrebbe aprirsi il prossimo 29 luglio. E arriva pure l’udienza papale, fissata al 2 settembre. Ma alcune tute blu scuotono la testa. C’è la rabbia di Angelo Tani, per esempio, 30 anni di fila passati dentro a quel capannone. E la cruda certezza di non rientrare nella lista dei 78 lavoratori graziati dal piano parziale di salvataggio di Muzzi. «Qualora la lista definitiva (che uscirà con tutta probabilità giovedì, ndr) fosse la stessa di chi è al lavoro questa settimana, si consumerebbe una grande ingiustizia sociale – tuona l’operaio Smith – persone monoreddito fuori dai giochi, professionalità messe alla porta. E se poi fosse confermata la presenza nelle liste definitive dei rappresentanti Rsu, a mio parere l’immagine del sindacato ne uscirebbe a pezzi. Abbiamo messo anima e corpo in una battaglia per salvaguardare i posti di lavoro, le persone più in difficoltà e le professionalità che sono dentro allo stabilimento, ma ci viene detto che tutto è maturato in base a scelte aziendali. E che più di così non si poteva fare. L’accordo ormai è legittimato, e da qui non si torna più indietro». Le liste: dalla prossima settimana il piano di ridimensionamento entrerà nel vivo, ma non sono ancora usciti fuori i nomi e cognomi dei lavoratori che manterranno il posto di lavoro, né di coloro, una 25ina in tutto, ammessi al criterio di rotazione bimestrale.