Il nuovo Paer – dichiara Annarita Bramerini, assessore regionale all’ambiente conterrà obiettivi e strategie per razionalizzare e ridurre i consumi energetici ed aumentare la percentuale di energia proveniente da fonte rinnovabili. Nel primo caso occorrerà favorire una riduzione dei consumi energetici del 20%, con azioni specifiche rivolte in particolare ai consumi delle abitazioni, anche attraverso la promozione del sistema della certificazione energetica. Nel secondo caso l’obiettivo sarà quello di aumentare la produzione di energia elettrica e termica proveniente da rinnovabili». Il Paer dovrà a tal proposito confrontarsi con la novità della direttiva comunitaria 2009/28/CE sull’uso dell’energia rinnovabile, che assegna all’Italia il traguardo, entro il 2020, del 17010 di energia da rinnovabili rispetto al consumo totale. Con la legge finanziaria 2008 è stato introdotto, a tal fine, il cosiddetto "Burden Sharing" quale strumento di attribuzione delle quote di incremento di energia rinnovabile da assegnare alle singole regioni.
«Questi obiettivi – aggiunge Bramerini – dovranno poi coordinarsi con le strategie regionali volte a dare completa definizione alle aree non idonee ad ospitare le diverse tipologie di impianti di produzione di energia. Definizione già iniziata con le linee guida del settembre 2010, che in Toscana abbiamo recepito per il fotovoltaico a terra e che dobbiamo completare, spero entro fine anno, con eolico e biomasse». La presentazione delle nuove linee guida è anche l’occasione per un bilancio del piano precedente (Pier). «Gli ultimi dati disponibili sintetizza l’assessore – indicano, con riferimento al 2010, che la percentuale di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili si è attestata ad un ottimo 42,2%, dovuto soprattutto al contributo della fonte geotermica. Se si pensa che dal 2009 al 2010 si è avuta una variazione del +10,8%, si comprende bene come il Pier 2007-2010 abbia avuto effetti consistenti, significativi e misurabili».
La Regione sottolinea che il fotovoltaico ha già doppiato l’obiettivo stabilito (+150% rispetto al 2009, vale a dire 200 Mw di potenza, superando di gran lunga i 150 Mw previsti dal Pier al 2020). Per i prossimi anni si intende continuare a favorire la diffusione di piccoli impianti per l’autoconsumo da collocare sui tetti delle abitazioni o dei capannoni industriali o commerciali nonché ex discariche, cave e aree industriali non più utilizzate.
Anche la geotermia che da sola rappresenta l’82,2% della produzione di energia elettrica da rinnovabili, sta facendo progressi, con un +4,75% rispetto al 2009 e una potenza complessiva finora installata di 783 Mw. Dal 2008 sono stati richiesti a Enel interventi di miglioramento delle performance ambientali e ha preso avvio uno studio epidemiologico, concluso al termine del 2010, che ha sostanzialmente escluso una relazione tra attività geotermoelettrica e salute delle popolazioni residenti nelle aree interessate.
Per l’eolico, che nel 2010 ha registrato un +25,8%, ad oggi il totale dei megawatt installati è di circa 45 distribuiti su 5 impianti. Un apporto definito ancora poco rilevante, anche se ulteriori 100 Mw sono già stati autorizzati. E soprattutto l’impatto ambientale ad essere valutato dalla Regione con particolare attenzione.