Il Ristorante Pizzeria “La Pergola” di Radicondoli -insieme all’”Agriteca”, sempre di Radicondoli ed alla pasticceria “Profumi di Toscana” di Chiusdino- è una delle new entry nella Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili (CCER) e il 20 Novembre prossimo “debutterà” in questa veste con una degustazione tutta incentrata su uno dei prodotti simbolo della cucina italiana: la pizza. I prodotti della CCER, potranno essere infatti degustati sia “in purezza” che come farcitura delle pizze.
La pizza de La Pergola -che ha garantito al ristorante l’ingresso in qualità di “socio produttore”- viene realizzata in maniera artigianale con forno a legna e materie prime e condimenti del territorio. Grande attenzione è dedicata alla scelta delle farine, alla lievitazione (sperimentando anche nuove tipologie di maturazione della pasta) ed al tipo di legname, reperito nei boschi della zona.
Non è un caso allora, forse, che i due titolari -Tommaso e Federico Vatti- che da 18 anni gestiscono insieme ai genitori il ristorante di cucina tipica toscana, abbiano ricevuto riconoscimenti importanti: Tommaso, infatti, è stato tra i 60 pizzaioli italiani scelti per PizzaUp evento che -nella scia dell’EXPO2015- si propone di tener viva l’attenzione sui temi del cibo e dell’alimentazione.
PizzaUp, organizzato dall’Università della Pizza di Padova, pone la “pizza” al centro, considerandola un vero e proprio prodotto di eccellenza declinato secondo tre tematiche fondamentali: Terra, Energia e Nutrizione.
Il primo tema riguarda la conoscenza degli ingredienti e la loro provenienza, il secondo attiene all’uso razionale dell’energia nelle produzioni alimentari, il terzo concerne il mangiare consapevolmente prestando attenzione anche allo spreco alimentare.
Temi che vanno a braccetto con quelli della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili, composta da aziende del settore agroalimentare che utilizzano materie prime toscane ed energie rinnovabili nei loro processi produttivi.
La Comunità, sostenuta da CoSviG, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, cofondatore insieme a Slow Food Toscana, pone inoltre grande attenzione sulla filiera corta e sul recupero di produzioni, cultivar e razze tipiche locali ed a rischio scomparsa. Il progetto ha ottenuto importanti riconoscimenti come il Premio Expo 2015 "buone pratiche" della Regione Toscana, il Premio Eco and the City "Giovanni Spadolini" 2012 e la segnalazione al Premio per lo Sviluppo Sostenibile 2014.
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