Dopo l’intervento di Alessandra Nardini, anche il consigliere regionale Andrea Pieroni (PD) affronta il tema della nuova legge toscana sulla geotermia, offrendo nuove indicazioni sui tempi necessari per l’approvazione: «Condivido l’urgenza di approvare, presto, la legge regionale con cui dare una cornice definitiva alla geotermia, garantendo certezze ai soggetti imprenditoriali ed ai territori. Il lavoro sta procedendo con la necessaria attenzione, un comitato tecnico ha vagliato i contributi giunti nel corso delle audizioni tenute dalla 4^ Commissione il 15 novembre scorso. Ora ci siamo davvero, prima la Commissione e poi, auspicabilmente, l’approvazione nel Consiglio Regionale del 29 e 30 gennaio. Questo – informa Pieroni – il cronoprogramma. Sarà il modo per dimostrare la capacità della Toscana di governare al meglio realtà complesse nell’interesse dei territori, dell’economia e dell’ambiente».
Grande attenzione e interesse in merito alla nuova legge regionale sulla geotermia è stato confermato anche dai sindaci geotermici aderenti alle manifestazioni di Larderello e Santa Fiora, svoltesi nelle scorse settimane per chiedere al Governo nazionale il mantenimento degli incentivi finora garantiti – ma esclusi dallo schema di decreto FER 1 – per la produzione di energia elettrica da geotermia.
Informando che «un’altra manifestazione è già stata programmata prossimamente a Chiusdino (Siena)», a seguito dell’ultima riunione dell’Osservatorio economico dell’Alta Val di Cecina i sindaci hanno rivolto una lettera al governatore Enrico Rossi: «Riteniamo essenziale che la materia geotermica sia governata con chiarezza almeno a livello regionale, in modo che sia garantita la continuità dei ritorni economici ai comuni, e tramite essi alle aziende ed ai territori, oltre a mantenere in essi, per quanto possibile, almeno l’attuale tessuto produttivo ed adeguati livelli occupazionali. Siamo pertanto a chiederle di voler procedere a calendarizzare, discutere ed approvare urgentemente in Consiglio regionale la legge regionale sulla geotermia, possibilmente entro il mese di gennaio. Siamo convinti che se ciò avvenisse aumenterebbe la forza contrattuale delle istituzioni nei confronti del Governo, oltre a garantire agli operatori economici del settore maggiori garanzie per la programmazione dei lavori e degli investimenti, almeno nell’immediato. In questo senso ci rendiamo disponibili, qualora lo ritenesse necessario, anche ad organizzare un incontro tra sindaci delle zone geotermiche e la presidenza della Regione».
