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La Maremma si nutre di geotermia

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Per il fotovoltaico la provincia di Grosseto si piazza al quarto posto in Toscana. Energia alternativa prodotta in gran quantità grazie al calore della Terra

Fonte: Corriere di Maremma

Autore: Elena Del Santi

La Maremma ha scommesso da tempo sulla
partita delle rinnovabili. Lo stato delle fonti energetiche verdi sul
territorio, a distanza di anni di campagne promozionali all’insegna
dello sviluppo sostenibile, è stato fotografato da Solaria,
l’azienda nata dalla collaborazione tra Legambiente, Banca della
Maremma, Confartigianato e Cna. Dal rapporto, presentato ieri all’ex
Enaoli di Rispescia, emerge, prima di tutto, che nella provincia di
Grosseto il fabbisogno di energia elettrica, industrie comprese, è
di circa 950 gigawatt ora all’anno. Ben al di sopra è la
produzione di energia sul territorio, pari a 1.280 gigawatt ora. A
incidere però è la presenza dei grandi impianti, in particolare
quelli geotermici. Come fatto notare dal direttore di Solaria, se non
vengono considerati nel conto, la produzione energetica in Maremma
scende enormemente a coprire solo il 20 per cento del fabbisogno.
Insomma, la geotermia è la risorsa più sfruttata. Seguono, sempre a
livello provinciale, l’uso delle biomasse (124 Gwh/anno), l’eolico
(40,1 Gwh/anno), il biogas (16), il fotovoltaico (6,3),
l’idroelettrico (12,4) e, in ultima posizione, il termico (2). Per
quanto riguarda il fotovoltaico, la provincia di Grosseto si
posiziona al quarto posto in Toscana. Sul podio, partendo dall’alto,
Firenze, Arezzo e Lucca. Scorporando i dati, a livello comunale, per
la presenza di grandi impianti fotovoltaici, al primo posto c’è
Massa Marittima (30% della produzione provinciale), seguito da
Roccastrada (29,65%). Si tratta dei due luoghi dove sono presenti
impianti di notevoli dimensioni. C’è poi il Comune capoluogo
(13,90%), e un buon risultato raggiunge pure Civitella Paganico. La
provincia di Grosseto sale al secondo posto, sempre in regione, per
la produzione energetica da solare termico. E’ in sostanza tra le
province più virtuose, alle spalle di Lucca. “Sicuramente la
Maremma ha fatto un grande balzo in avanti sull’applicazione delle
fonti di energia rinnovabili, specie per quanto riguarda il
fotovoltaico, dove gli incentivi sono molti – ha commentato Francesco
Pugliese, direttore di Solaria – Questo però non significa che
abbiamo raggiunto il massimo. Per quanto riguarda i piccoli impianti
c’è ancora tanto da fare, specie per i clienti su cui si puntava di
più, come le strutture ricettive e le aziende agrituristiche in
particolare”. Nel quadro, sono state tracciate anche le criticità,
i motivi per cui il settore ancora non si è sviluppato al massimo.
Pugliese ha chiesto, prima di tutto, di fare leva su “iter più
snelli” per fare avere le autorizzazioni ai privati, facendo notare
come si siano verificate situazioni tipo “dieci giorni per
l’installazione dell’impianto e un anno e mezzo per ottenere i
permessi”. Inoltre ai Comuni ha consigliato di fare una diagnosi
“energetica” sui loro edifici e alla Provincia di individuare
nuove aree idonee ai grandi impianti.