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La geotermia «spinge» il teleriscadamento

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Energia. A Ferrara fino a venerdì sulla fonte a basso impatto ambientale

Fonte: l Sole 24 Ore – Centronord

Autore: Fausto Ferraresi, Direttore settore teleriscaldamento, Hero Spo e presidente Airu

Da oggi e fino a venerdì 30 si tiene a Ferrara il terzo Salone dell’energia geotermica, in cui si danno appuntamento tutti i più importanti operatori europei del settore. Un settore che rappre­senta una risorsa strategica per un riscaldamento sempre più sosteni­bile. La scelta dì Ferrara non è casua­le. Già oggi nella città estense, gra­zie ad un’articolata rete di teleriscal­damento, esiste un sistema energe­tico integrato capace di servire cir­ca 22.000 appartamenti con calore proveniente per oltre l’80% da fonti rinnovabili, fra cui la principale è, appunto, la geotermia. Una best practice a livello europeo, che in un futuro molto prossimo sarà ulterior­mente potenziata, anche attraverso l’esplorazione dì nuove fonti geoter­miche, fino a servire circa la metà delle abitazioni cittadine.

E proprio il teleriscaldamento rappresenta e rappresenterà uno dei più efficaci campi d’applicazio­ne della geotermia, che ha oggi da­vanti ha sé un potenziale di svilup­po assolutamente rilevante, anche e soprattutto in relazione al raggiun­gimento dei noti obiettivi europei del cosiddetto pacchetto "20-20-20". L’utilizzo di fonti rinno­vabili per alimentare reti di calore a servizio di aziende e abitazioni consente infatti risparmi consistenti dì emissioni. Per dare un’idea, nella so"’ la Ferrara, grazie alla citata rete di teleriscaldamento, è possibile, risparmiare ogni anno l’emissione di 47 tonnellate di ossidi di azoto, 36 tonnellate dì anidride solforosa e 39.400 tonnellate di anidride carbonica, per un risparmio energetico di circa 14.800 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio).

Per dispiegare tutte le potenziali­tà della geotermia e del teleriscalda­mento le sfide oggi sul tavolo sono molteplici. Da un lato è necessario intervenire sulle politiche incenti­vanti, anche per ottenere riconoscimenti sulle nuove reti di teleriscaldamento, un asset di fondamentale importanza per lo sviluppo dei sistemi urbani.

Con particolare riferi­mento al teleriscaldamento occor­re poi continuare ad investire per aumentare l’efficienza dei sistemi di generazione energetica, e attivare politiche finalizzate ad intercettare sempre più risorse locali nella produzione dì energia rinnovabile. Attraverso il solare termico, la valo­rizzazione delle biomasse, la produ­zione di energia da rifiuti, ad esem­pio, è possibile ricavare energia rinnovabile "a chilometro zero", met­tendo a valore risorse già presenti sul territorio e diversamente impro­duttive. Anche su questo il "modello Ferrara" rappresenta un’eccellen­za. Le fonti rinnovabili utilizzate per alimentare il teleriscaldamento della città sono infatti interamente locali. Da un lato la geotermia, dall’altro il calore proveniente dalla combustione rifiuti del termovalo­rizzatore cittadino. Solo una mini­ma parte, circa il 17%, è calore pro­dotto da fonti esterne, in questo ca­so gas metano. Al dì là delle temati­che di natura tecnica, confrontarsi sulle opportunità offerte da geotermia e teleriscaldamento nell’attua­le fase di drammatica crisi economi­ca, riveste anche un forte valore simbolico. Perché è solo attraverso la ri­cerca continua di soluzioni in grado di conciliare il nostro benessere con Ia sostenibilità sociale, ambien­tale ed economica che potremo con­tinuare a guardare con ottimismo al futuro.

Direttore settore teleriscaldamento, Hero Spo e presidente Airu