Oltre alla comunità del cibo ad energie rinnovabili, che parteciperà all’interno delle «Dieci buone pratiche» che la Regione promuoverà negli spazi dedicati, sono già state individuate altre aree d’intervento grazie alle quali sarà possibile veicolare la consapevolezza di un angolo di Toscana che ha molte carte da giocare, soprattutto sul fronte turistico. Il primo passo, in questa direzione, ha visto avviare i contatti con il gruppo temporaneo di tour operator «Sharing Tuscany» e che, grazie alla promozione dei territori all’interno della propria offerta turistica, consentirà di sfruttare al meglio l’esposizione globale in programma a Milano. ALTRO FRONTE caldo tocca da vicino la collaborazione con il consorzio turistico di Volterra, con il quale è in fase di definizione un progetto all’interno di «Fuori Expò», iniziativa promozionale sotto l’egida della Regione in programma da maggio ad ottobre a due passi dalla piazza del Duomo. E proprio in questo ambito, Cosvig e consorzio turistico si inseriranno, dal 15 al 21 giugno, con il progetto «Volterra ed il cuore caldo della Toscana: dagli etruschi alla geotermia». Un’idea il cui obiettivo è quello di raccontare il colle e la valle del vapore a 360 gradi, dai paesaggi da cartolina alla storia ultramillenaria, dalle eccellenze produttive alle filiere alimentari di pregio. Esaltare, in soldoni, un’area vasta e variegata, ma legata dal filo rosso delle risorse della terra (alabastro, geotermia, ma anche rame, ferro e sale) e che, era dopo era, hanno plasmato la sua superficie. L’unicum della zona sarà raccontato con immagini, manufatti, reperti antichi ed archeologici. Ma Expò non sarà solamente un’occasione per presentare le bellezze vecchie secoli. Perché la vivacità del territorio si svelerà attraverso l’onda culturale (vedi l’esperienza magistrale di Armando Punzo con la Compagnia di detenuti-attori), le presenze legate all’azione dell’uomo (agricoltura e artigianato), e gli stili di vita della Toscana più nascosta presentati, ad esempio, con il progetto «La Comunità si racconta», una sorta di viaggio grazie al quale i visitatori possono entrare in contatto ed approfondire le caratteristiche del tessuto sociale dei territori. Insomma, un Expò che vuole essere, per l’area di Volterra e per le terre baciate dal vapore geotermico, un veicolo importante, un biglietto da visita alla scoperta di un passato glorioso e di un presente tutto da scoprire. Invogliando, perché no, ad investire in un territorio irripetibile.