La geotermia a bassa entalpia prende piede in Francia dove, vista anche l’instabilità dei prezzi dell’energia, viene rilanciato il settore. Per questo il governo francese ha fissato un obiettivo di 500 mila abitazioni riscaldate nel 2020, vale a dire un aumento di quasi quattro volte il contributo che proviene dal geotermico ad alta entalpia. L’obiettivo è di riscaldare così il 4% delle abitazioni entro tale data.
La regione di Parigi ha favorito le operazioni già da due anni. All’Aeroporto di Orly a Parigi (Adp) è sufficiente collegare la rete di riscaldamento dei suoi terminali a nuove perforazioni. Secondo Adp, l’impianto costato 11 milioni di euro dovrebbe coprire il 30% dell’energia totale dell’aeroporto di Parigi-Orly ed evitare l’emissione di 9.000 tonnellate di CO2 l’anno. La rete di teleriscaldamento geotermico delle cittadine di Logne eTorcy, a circa 30 chilometri da Parigi, con l’estrazione con acqua calda a 85% andrà a sostituire l’attuale caldaia a gasolio, riscaldando circa 5000 abitazioni. Nel nord di Parigi, la compagnia di teleriscaldamento CPCU continua la sua costruzione dell’impianto da 31 milioni di euro, che riscalderà circa 15.000 abitazioni. Sono tutti esempi virtuosi questi che si sta davvero muovendo qualcosa oltreconfine.
