Home Cosvig La geotermia in Turchia “parla” italiano

La geotermia in Turchia “parla” italiano

972
0
CONDIVIDI
Le tecnologie ed il know how nel settore della ricerca e dell’utilizzo della risorsa geotermica rientrano tra le attività che le aziende italiane esportano in Turchia

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La Turchia è una delle principali economie emergenti e tra i primi dieci mercati di sbocco per il made in Italy manifatturiero, in particolare nel settore dei macchinari e della geotermia.
Le tecnologie ed il know how nel settore della ricerca e dell’utilizzo della risorsa geotermica rientrano, infatti, tra le attività che le aziende italiane sono riuscite ad esportare in Turchia.
Exergy (Gruppo SECI–Maccaferri), un’azienda tecnologica italiana leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di turbine a ciclo Rankine e sistemi per la generazione efficiente di energia è attiva dal 2009 in Turchia, con progetti nel geotermico e nel recupero del calore di scarto.
Exergy  è pioniera nella realizzazione di turbine a ciclo Rankine a fluido organico (ORC), una tecnologia (attraverso la soluzione Radial Outflow Turbine) che consente la produzione di energia a partire da fonti, in precedenza non impiegate, nel campo della geotermia, del recupero del calore di scarto, della valorizzazione di biomasse e del solare a concentrazione.
Enel Green Power, nel 2011 ha ottenuto 142 licenze per ricercare sorgenti geotermiche nel sottosuolo turco assieme alla società nazionale Meteor con la quale venne firmato un accordo ed è stato il primo caso in cui la Turchia ha concesso permessi a società straniere.
E le attività delle aziende italiane in territorio turco continuano: nei giorni scorsi, infatti,  Exergy -che considerando gli impianti già in funzione e in via di realizzazione, è l’azienda che attualmente ha installato la maggiore capacità geotermica binaria in Turchia (177,2 MWe)- ha siglato un accordo con la Holding turca Karadeniz  per la realizzazione di due nuovi impianti ORC nel Sud-Ovest del Paese per un totale di 24 MW.
L’area dove saranno realizzati gli impianti è quella geotermica di Umurlu, vicino a Denizli e il contratto siglato con Karadeniz, rappresenta un’importante tappa per Exergy nello sviluppo della Turbina Radiale Outflow, che verrà installata per la prima volta in un impianto di tale portata.
L’accordo prevede l’utilizzo di due sistemi ORC a pressione, dotati di un sistema di raffreddamento ad aria per massimizzare la produzione di energia.
«Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti in Turchia, sia in termini di nuovi contratti sia di performace dei nostri impianti -sottolinea Claudio Spadacini, Amministratore Delegato di Exergy- La disponibilità di numerose fonti geotermiche e un sistema di incentivi favorevole rendono la Turchia un Paese ideale per Exergy. La nostra attenzione nei confronti di questo mercato è molto alta, per questo ci poniamo l’obiettivo di essere maggiormente presenti nell’area per garantire un servizio clienti ancor più veloce e un rapporto costante e diretto con i clienti».
Il governo di Ankara nel 2011 ha previsto un programma per istallare centrali geotermiche pari ad una potenza di 600 megawatt in quattro-cinque anni, partendo da 86 MW geotermici già istallati da società turche, e ha regolato un regime di incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con un aiuto previsto su dieci anni.
Nel complesso, l’intera Turchia (dai confini orientali fino all’Egeo), per le particolari caratteristiche geologiche favorevoli alla presenza di giacimenti geotermici, ha un potenziale geotermico immenso stimato in circa 2mila MW.