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La geotermia cresce: in aumento lo sfruttamento ad uso elettrico e termico dell’energia del suolo

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Sono 842 i MWe elettrici a fine 2009 secondo i dati Enel Gren Power e quasi 40 Mw quelli termici censiti dal rapporto Legambiente

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

In Italia la geotermia rappresenta una fonte importante di energia e grazie al suo sfruttamento riesce a coprire l’1,5% del fabbisogno di energia elettrica nazionale e oltre il 30% di quello della regione Toscana. Una fonte che potrà crescere ulteriormente nel prossimo futuro.

Gli ultimi dati relativi alla potenza elettrica installata forniti da Enel Green Power indicano che già vi è stato un incremento dai 711 MWe di potenza installata registrati al 2008 dal Gse agli 842 MWe elettrici a fine 2009.

Un incremento interessante si è poi registrato anche sul fronte dello sfruttamento dell’energia geotermica per la produzione diretta di calore: secondo il recente dossier di Legambiente, Comuni rinnovabili sono quasi 40 infatti i Mwtermici installati, che testimoniano le potenzialità della geotermia anche negli usi legati al fabbisogno termico. 

Quella geotermica è infatti una forma di energia che può essere utilizzata laddove esistono giacimenti a temperature superiori ai 150°C (alta entalpia) per produrre energia elettrica tramite una turbina a vapore (centrale geotermoelettrica). Situazione che per quanto riguarda l’Italia è praticata principalmente in Toscana, anche se esistono potenzialità in altre regioni.
E’ possibile invece utilizzare per usi diretti la geotermia con temperature inferiori ai 150°C (media e bassa entalpia) praticamente ovunque: in questo caso si utilizza infatti la differenza di temperatura che esiste tra il sottosuolo e l’aria esterna, che permette, integrata con impianti efficienti, di produrre energia termica per riscaldare l’acqua sanitaria e gli ambienti ma anche per raffrescarli.
Un uso che sta crescendo sul territorio a ritmi significativi (+del 59% nel corso dell’ultimo anno) e che promette ulteriori sviluppi in futuro.

 Dai Comuni censiti dal Rapporto Legambiente emerge che per potenza elettrica installata sono i comuni toscani a far la parte da leone ma sono molti i comuni nel resto d’Italia che sfruttano il calore del sottosuolo attraverso le pompe di calore.

L’Unione Geotermica Italiana stima al 2020 per il nostro Paese un potenziale installabile che va da 4 a 6 mila MWt che consentirebbero un risparmio di petrolio variabile da 1,2 a 1,8 milioni Tep. Per l’elettricità si stima invece (in sintonia con quanto già indicato da Ises) un potenziale di 1.500 MWe, in grado di produrre 10 TWh/a di energia elettrica pari al fabbisogno di 4 milioni di famiglie ai ritmi attuali di consumo.
Uno sviluppo che potrebbe consentire un risparmio di circa 9 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e la creazione di quasi 1.400 nuovi posti di lavoro.
Che la geotermia possa essere un buon investimento per il futuro, lo segnala anche l’accordo siglato da Kerself, società leader nell’ingegneria, nella progettazione, produzione, installazione e distribuzione di impianti solari fotovoltaici e da F.lli Perazzoli S.r.l., società attiva nella perforazione di pozzi, installazione e manutenzione di impianti per il sollevamento di acque.
Una lettera d’intenti, per ora, per la creazione di una joint venture commerciale e industriale che prevede la costituzione di una nuova società che avrà ad oggetto lo sviluppo dell’attività nel settore geotermico in Italia ed all’estero sia nel segmento della bassa che in quello della media entalpia.
In particolare l’attività della Newco, le cui quote di partecipazione verranno determinate prima della sottoscrizione del contratto definitivo, riguarderà la produzione di energia elettrica e l’uso diretto del calore attraverso l’utilizzo di fluidi geotermici ad una temperatura compresa tra 70° C e 150° C, quindi media entalpia. Per il riscaldamento ed il raffrescamento di edifici civili ed industriali verrà invece sfruttato il sottosuolo come serbatoio termico dal quale estrarre calore durante la stagione invernale e al quale cederne durante la stagione estiva.
<<Il geotermico – ha dichiarato Pier Angelo Masselli, Presidente e AD di Kerself – rappresenta non solo una soluzione efficace per la produzione di energia ma anche per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici, grazie ad una risorsa illimitata e naturale data dal riscaldamento delle acque, in una logica integrata di tutela dell’ambiente e di sviluppo delle energie rinnovabili.>>
Questo il motivo per cui la Kerself intende estendere il proprio business nelle energie rinnovabili, nel settore geotermico.
<<Questo accordo con F.lli Perazzoli – ha proseguito Masselli- intende cogliere le sinergie offerte dalle crescenti opportunità che entrambi i partners apporteranno in termini di know-how e track record maturati ciascuno nel proprio settore.>>