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La geotermia come volano del turismo

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Nell’area tradizionale della geotermia così come in quella di più recente sviluppo, si registrano dati in crescita per il turismo

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo e Radicondoli sono risultate infatti mete turistiche molto gettonate.

Per quanto riguarda la cosiddetta area geotermica tradizionale sono diciottomila, i visitatori del Museo della Geotermia e ben trentatremila i turisti che hanno visitato il territorio di Monterotondo Marittimo ed in particolare il parco delle Biancane.

I dati ufficiali 2011 sul turismo nelle aree geotermiche indicano che la geotermia in Toscana non è solo una risorsa energetica strategica ma può essere considerata a tutti gli effetti un volano importante per far conoscere ad un vasto pubblico le peculiarità dei territori ricchi di questa risorsa e le tradizioni storico culturali che vi albergano.

«La nostra società -ha detto Massimo Montemaggi responsabile del settore geotermia per Enel Green Power- opera per la produzione di energia da fonte rinnovabile, ma anche per creare una vera e propria cultura della geotermia che connetta i settori energetico, culturale, enogastronomico e turistico».

I risultati nel numero dei turisti ottenuti nel 2011 sono quindi da ricercare nella sinergia operata dai comuni e dall’azienda che in Toscana produce elettricità dalla risorsa geotermica giungendo a soddisfare il 26% del fabbisogno elettrico regionale.

In queste aree è stato possibile dare impulso a iniziative che promuovono un turismo di qualità anche grazie alle spettacolari manifestazioni geotermiche naturali. Grazie alla geotermia però è stato possibile anche creare e favorire occasioni di sviluppo economico legate non solo alla produzione elettrica, ma anche agli usi diretti del calore, in particolare nel settore enogastronomico, attraverso la Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile e sopratutto il progetto “Gusto Pulito” che CoSviG ha avviato (già da alcuni anni) di concerto con SlowFood Toscana.

Un attività che ha anche portato le aziende che vi aderiscono ad ottenere riconoscimenti e premi importanti in vari ambiti, grazie alla qualità dei loro prodotti, oltre a notevoli risparmi economici ed ambientali ottenuti.

Con la geotermia, infatti, e più precisamente utilizzando la frazione calore della risorsa, è possibile -oltre che alimentare impianti di teleriscaldamento- anche accrescere la competitività economica e la sostenibilità ambientale della produzione delle aziende (nell’area sono presenti caseifici, serre, salumifici che possono tranquillamente fregiarsi dell’aggettivo “geotermici”) , sostituendo nei processi produttivi il calore generato tramite combustione fossile con quello da fonte geotermica.

Ma i dati del flussi turistici dimostrano che la geotermia offre anche l’opportunità di attrarre visitatori, sia del settore specifico, interessati in particolare modo all’utilizzo della risorsa sia in chiave geologica che industriale o architettonica, sia di massa.

Le centrali geotermiche con la loro tipica architettura industriale, i soffioni e le putizze con lo spettacolo delle manifestazioni naturali come al Parco delle Biancane, o i musei dedicati alla geotermia e alle risorse energetiche rinnovabili come quello storico di Larderello o il Museo Le Energie del Territorio di Radicondoli sono meta di viaggi didattici da parte di scuole italiane ed estere, di gruppi di scienziati internazionali, delegazioni di rappresentanti istituzionali di numerosi Paesi, gite organizzate che coinvolgono persone di ogni età provenienti da tutto il mondo.

La risorsa geotermica si dimostra quindi un settore di grande valenza economica per l’economia dei territori che ne sono naturalmente ricchi, anche in termini turistici, culturali oltre che energetici, che vale la pena valorizzare.