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La geotermia al Forum Risk Management di Arezzo

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Si è parlato anche di geotermia all’8° Forum Risk Management, la rassegna internazionale dedicata alla sanità che si è svolta dal 26 al 29 novembre ad Arezzo Fiere e Congressi

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

L’occasione per affrontare il tema è stata offerta dalla presenza, con un proprio stand, di Graziella Green Power, l’azienda aretina attiva nello sviluppo delle energie rinnovabili come il fotovoltaico, l’eolico, le bioenergie e, per l’appunto, la geotermia.
Graziella Green Power è attiva nel settore geotermico attraverso le controllata ToscoGeo Srl e si occupa principalmente di attività di ricerca, progettazione, realizzazione, gestione e promozione di centrali e di sistemi di trasformazione energetica innovativi e ad alta efficienza, con particolare riferimento ai cicli binari. L’azienda ha ampliato il proprio know how, e le potenzialità di sviluppo nel settore geotermico, attraverso l’acquisizione del 55% delle quote di Magma Energy Italia, controllata da Alterra Power Corp, società canadese leader nel settore delle energie rinnovabili ed in particolare in quello geotermico con più di 200 MW di potenza installata nel mondo. Con l’ acquisizione di queste quote, Graziella Green Power è diventata co-titolare di ulteriori due permessi di ricerca di risorse geotermiche situati in Toscana.
«La geotermia è un settore su cui puntiamo con decisione –ha spiegato Iacopo Magrini, amministratore delegato di Graziella Green Power- Sfruttando fonti di calore del sottosuolo è possibile generare energia elettrica ecocompatibile attraverso centrali di piccole dimensione ad emissioni nulle e con basso impatto visivo».
L’azienda si è fatta inoltre promotrice della creazione di una rete di imprese –Rete Geotermica– che interconnette i principali operatori geotermici d’Italia assieme ad alcuni importanti partner tecnologici, con lo scopo di creare una filiera italiana per la valorizzazione delle risorse geotermiche.
«La Rete Geotermica permette un costante accrescimento delle nostre capacità nelle attività geotermiche –ha detto Magrini- Questo forte impegno ci permetterà di incrementare lo sviluppo e l’utilizzo delle risorse geotermiche presenti nel territorio toscano, mettendoci in condizione di realizzare nuovi impianti per la produzione e la vendita di energia alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili».
L’evento organizzato ad Arezzo si è articolato in un workshop e una tavola rotonda con la presenza tra i  relatori di Leonardo Setti dell’Università di Bologna, Lorenzo Zanni dell’Università di Siena, Francesco Grasso dell’Università di Firenze, Marco Frey della Scuola Sant’Anna di Pisa.
Alla tavola rotonda “Energia e sviluppo ecocompatibile: le scelte della Regione Toscana” moderata da Gianluca Baccani, con la presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Vincenzo, e vi ha preso parte anche il Direttore di CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) Sergio Chiacchella, che, nel rispondere ai temi posti dal moderatore, ha portato il punto di vista dei territori rispetto alle possibilità di un uso sostenibile della risorsa geotermica. Il direttore di CoSviG ha evidenziato l’importanza per le popolazioni di una sempre più ampia diffusione degli usi diretti della risorsa geotermica, anche a valle della produzione elettrica dove ciò sia possibile, per aumentare le ricadute positive in termini ambientali, sociali, economici ed occupazionali.
Il workshop è stata l’occasione per presentare uno studio commissionato dalla società Magma Energy all’Università di Siena e coordinato dal prof. Lorenzo Zanni, Professore Ordinario di Economia e gestione delle imprese, i cui risultati –in corso di elaborazione- saranno pubblicati a breve.
Lo studio che ha per oggetto la “geotermia e lo sviluppo del territorio”  si è articolato in tre distinte attività volte a verificare nei territori interessati, l’atteggiamento degli attori istituzionali (tramite l’attivazione di un focus group) e delle imprese (con interviste tramite un questionario on line) e per sondare la disponibilità a fare rete in alcuni casi specifici, rappresentati da determinate aziende (tramite interviste dirette).
Al focus group hanno partecipato dieci soggetti rappresentati da quattro comuni (Casole d’Elsa, Poggibonsi, Castelnuovo Val di Cecina, Colle Val d’Elsa), la provincia di Siena, due Associazioni di categoria (CNA e Confindustria) e tre Enti di sviluppo locale (CoSviG, Centro Sperimentale del Mobile e APEA). L’obiettivo era discutere sulle opportunità delle strategie di sviluppo sostenibile connesse ad investimenti collegati alla geotermia con possibili ricadute su alcuni comuni del territorio delle tre province di Siena, Pisa e Grosseto; individuare possibili sinergie tra attori pubblici e privati sullo sviluppo dell’uso sostenibile della risorsa geotermica e, inoltre, condividere conoscenze e reti di relazione finalizzate all’utilizzo sostenibile della geotermia con implicazioni economiche, sociali e ambientali sull’intera filiera.
I questionari hanno raggiunto un campione significativo di 55 imprese operanti  sul territorio di 14 comuni delle tre province, nei settori agricolo, estrazione, made in Italy (abbigliamento, food e mobili), metalmeccanico, servizi, edilizia e commercio.
L’obiettivo era indagare quale fosse l’orientamento verso la sostenibilità e se questa fosse considerata un driver dello sviluppo ed eventualmente valutare la disponibilità e l’interesse a collaborare su progetti connessi allo sviluppo della geotermia.
La terza fase della ricerca ha previsto l’approfondimento tramite interviste dirette nei confronti di aziende che abbiano fatto emergere un’apertura nei confronti di eventuali investimenti in ambito geotermico, per verificare il reale interessamento, individuare i principali  ambiti di interesse e la disponibilità a fare rete, evidenziando anche eventuali vincoli e criticità da superare.