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La Farnesina vuole installare i pannelli solari sull’edificio del ministero: godrà degli incentivi?

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Il ministero degli Esteri ha firmato una Convenzione con il Gestore dei servizi energetici (Gse) su risparmio energetico e sviluppo delle fonti di energia rinnovabili.

Fonte: greenreport.it

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C’è molta attesa per  gli esiti del tavolo convocato per domani 15 marzo tra Governo (rappresentato dai ministri dello Sviluppo economico, Paolo Romani, dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e dell’Agricoltura Giancarlo Galan) e operatori del settore delle rinnovabili (Il ministro ha detto che incontrerà rappresentanti di Anie,  Aper, l’Anter, Vera online e Asso Energie future),  per definire i contenuti dei provvedimenti che attueranno il decreto rinnovabili, approvato lo scorso 3 marzo e che ha scatenato quasi unanime le ire di operatori, associazioni, mondo dell’impresa, cittadini. 
Si chiede in sintesi al Governo di salvare gli investimenti avviati sulla base del precedente quadro di incentivazione e di modificare il decreto per evitare di danneggiare uno dei pochissimi settori produttivi non colpiti dalla crisi. Del resto un po’ di confusione in materia, nella compagine governativa è presente.
Oggi ad esempio il ministero degli Esteri ha firmato una Convenzione con  il Gestore dei servizi energetici (Gse) su risparmio energetico e sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. Secondo quanto previsto dalla Convenzione, firmata personalmente dal ministro Franco Frattini insieme al presidente Emilio Cremona e l’amministratore delegato del Gse Nando Pasquali,  il gestore metterà a disposizione della Farnesina (apripista tra le Amministrazioni centrali) e della rete di ambasciate e consolati all’estero, il proprio personale per fornire assistenza tecnica e giuridica per il migliore utilizzo delle risorse energetiche, con l’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente e incrementare l’uso di energia da fonti rinnovabili. Inoltre la Convenzione prevede l’organizzazione di corsi di formazione a cura del Gse riservati al personale dell’Amministrazione in materia di risparmio energetico e di utilizzo delle fonti rinnovabili, mentre il ministero degli Esteri si è impegnato a fornire al Gse informazioni e analisi di carattere giuridico e commerciale riguardanti il settore energetico, elaborate dalle Rappesentanze diplomatiche all’estero.
Il ministero degli Esteri si apre così ad un uso sempre più esteso delle energie rinnovabili, e sta esaminando anche la possibilità di installare sull’edificio del ministero i pannelli solari, magari approfittando degli incentivi.
Nel pomeriggio Assosolare, che come si evince da quanto scritto sopra, non è stata convocata al tavolo organizzato dal ministro Romani per discutere del decreto rinnovabili, si è fatta subito sentire attraverso le parole del suo presidente Gianni Chianetta: «Siamo indignati del fatto che Assosolare, l’associazione più rappresentativa del settore fotovoltaico italiano, non sia stata invitata ufficialmente al tavolo di discussione sul decreto rinnovabili convocato domani dal Ministro Romani, che tocca principalmente il nostro settore di appartenenza. Anche perché le ultime dichiarazioni del Ministro ci avevano confortato riguardo alla convocazione di questa riunione e alla soluzione in tempi brevi in merito al Conto Energia, attraverso il confronto con tutte le parti coinvolte.
Il nostro obiettivo è quello di far ripartire al più presto il mercato e tutelare gli investimenti in corso: proprio per questo riteniamo che per definire un nuovo schema di incentivi sia necessario e imprescindibile un dialogo propositivo e costruttivo con le maggiori associazioni del settore, di cui Assosolare è uno dei principali esponenti riunendo le aziende più rappresentative del settore.
Tra l’altro abbiamo appena appreso dai media dell’incontro di mercoledì al Ministero dell’Ambiente, che non ci vede tra i convocati: una scelta che non può che vederci sorpresi, anche considerando gli incontri proficui e collaborativi avuti in precedenza con il Ministero».