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La “Dichiarazione di Firenze” per la geotermia

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Il documento è il frutto del meeting internazionale tenutosi nel capoluogo toscano

Fonte: Arpat

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Con un comunicato stampa, l’International Renewable Energy Agency (IRENA) ha reso noti i risultati del meeting “Working Together to Promote Geothermal Energy Towards a Sustainable Energy Future” tenutosi a Firenze il 12 settembre 2017, che ha visto riuniti rappresentanti ministeriali e del settore industriale da tutto il mondo per discutere del futuro sviluppo dell’energia geotermica.

Frutto dei lavori è stata la "Dichiarazione di Firenze" elaborata dalla Global Alliance Geothermal (GGA), composta da 42 paesi e 29 istituzioni partner, con cui i governi firmatari si sono impegnati a promuovere attivamente l’espansione dell’energia geotermica con lo scopo precipuo di contribuire alla decarbonizzazione dell’economia globale, creando inoltre occupazione.

A margine della riunione, il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha dichiarato che l’Italia ritiene l’accordo di Parigi irreversibile e non negoziabile e che quindi il Governo promuoverà le fonti energetiche geotermiche, così come le altre fonti rinnovabili, come componente vitale per lo sviluppo sostenibile del pianeta.

Teresa Bellanova, Vice Ministro dell’Economia e dello Sviluppo, ha aggiunto che la disponibilità costante e continua dell’energia geotermica la rende una fonte preziosa sia in Italia che in molti paesi di tutto il mondo e che grazie alla tecnologia presente nel paese, l’Italia potrà rivestire un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi, oltre a stimolare la creazione di posti di lavoro green.

Alle parole dei rappresentanti italiani hanno fatto eco quelle del Dott. Amani Abou-Zeid, Commissario per l’Infrastruttura e l’Energia dell’Unione Africana, l’organizzazione internazionale comprendente tutti gli Stati africani, che ha dichiarato che l’accesso a forme di energia a basso tenore di carbonio che sostengano lo sviluppo economico è una priorità fondamentale, tanto che l’Unione sta attualmente sostenendo ventisei progetti nei paesi dell’Africa orientale che genereranno più di 1500 MW di potenza.

Al meeting hanno presenziato oltre 200 rappresentanti del settore privato, pubblico, intergovernativo e non governativo, fra cui Carlo Pignoloni, Responsabile del Settore delle energie rinnovabili Italia di ENEL che ha dichiarato: "Il potere geotermico può svolgere un ruolo significativo nella promozione di uno sviluppo sostenibile e pulito a livello globale. Una normativa trasparente, licenze a lungo termine e contratti esigibili, in aggiunta a offerte pubbliche e trasparenti, sono fondamentali se vogliamo sfruttare appieno il vasto potenziale geotermico globale".

In Toscana, si contano più di 30 impianti geotermici dislocati tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. La centrale più grande è quella di Valle Secolo a Larderello (PI) che con i suoi 120 MW di potenza installata costituisce l’impianto più grande d’Europa e uno dei primi al mondo. Si ricorda che la geotermia produce quasi 6 miliardi di KWh annui pari al 30% circa del fabbisogno energetico regionale ed è importante, oltre che per la produzione di energia elettrica, anche per il teleriscaldamento (residenziale e filiera agricola) e per il turismo geotermico.

Durante l’incontro è stato, inoltre, presentato il nuovo rapporto di IRENA “Geothermal power”, che individua la principale barriera allo sviluppo del geotermico nell’accesso ai capitali per l’esplorazione e la perforazione della superficie. Il rapporto, infine, rileva la necessità di una legislazione più trasparente che eviti i ritardi sui progetti per fornire una certezza sufficiente agli investitori.