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La “comunità del cibo a energia pulita” è ora anche sull’Amiata

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Entra nell’esclusivo club l’azienda agricola amiatina La Poderina che ha adottato nella produzione dell’olio extravergine d’oliva di qualità (IGP Toscano) e del vino Rosso Marracone (D.O.C.) soluzioni innovative nel rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

 

La Comunità del Cibo a energia pulita, definita un esempio di eccellenza a livello planetario dal presidente di Slow Food Italia, Carlin Petrini, nasce da un’intesa tra il Co.Svi.G, Slow Food Toscana e Fondazione Slow Food per la Biodiversità.

Un progetto che individua soluzioni appropriate per l’agro-alimentare di qualità abbinandole all’uso delle energie rinnovabili nel processo produttivo e a sistemi innovativi per il risparmio e la produzione energetica nella filiera che porta al prodotto finito. E che si è ben consolidato nei territori del distretto delle energie rinnovabili.

<<La nostra collaborazione – ha spiegato Sergio Chiacchella, Direttore Generale del CoSviG – nasce da un comune sentire su tutti i temi ambientali.>>

Ad oggi diverse aziende hanno aderito all’iniziativa riscuotendo una nuova visibilità e un successo anche commerciale: l’Arcadia e la fattoria dell’Antica Filiera di Castelnuovo Val di Cecina, l’azienda agricola Podere Paterno e il caseificio San Martino di Monterotondo Marittimo, la Parvus Flos di Radicondoli.

Tutte aziende che hanno colto l’opportunità di coniugare qualità a rispetto dell’ambiente e all’utilizzo di energie rinnovabili per tutta la propria attività.

<<Si tratta di aziende vitali, forti, e, pur nelle differenti singole caratteristiche, attive anche fuori dal territorio del Distretto delle Energie Rinnovabili in termini di mercato e distribuzione.>> ha sottolineato Chiacchella, che ha aggiunto: <<Ci auguriamo che la crescita in termini di consapevolezza e rapporti testimoniata dalla nascita di questa “comunità” possa nell’immediato futuro contribuire ad uno sviluppo sia delle energie rinnovabili in senso lato, che, dell’intero territorio geotermico toscano>>.

 

Quest’anno la Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile della Toscana sarà con un proprio stand anche al salone del gusto di Torino, che si svolgerà tra il 21 e il 25 ottobre, dove verranno presentati anche i prodotti della new entry: l’azienda agricola la Poderina Toscana che opera nel territorio amiatino di Montegiovi, nel comune di Casteldelpiano.

Ma il debutto nella comunità del cibo e delle energie rinnovabili dell’azienda del monte Amiata è già avvenuto con l’incontro “Gusto pulito incontra l’Amiata”, la sera del 30 settembre nel ristorante l’Olivastra, proprio a Montegiovi, dove sono state presentate le nuove etichette con il logo della Comunità che certifica i prodotti dell’azienda amiatina, lavorati interamente utilizzando energia rinnovabile.

Presenti alla serata Raffaella Grana, presidente di Slow Food Toscana, Sergio Chiacchella, direttore del Co.Svi.G., Mario Tanda, presidente della Comunità del Cibo a Energia Rinnovabile.

 

Un debutto casalingo dove l’azienda ha potuto fare sfoggio dei prodotti, in particolare olio e vino,che gli hanno garantito l’ingresso nell’ambito club, dove la sostenibilità ambientale viene applicata alle produzioni agricole di qualità.

La Poderina, che produce olio dall’olivastra, la tipica oliva di Seggiano, recupera il nocciolino di sansa che è un residuo della spremitura per produrre energia termica.

Ovvero anziché smaltirlo lo usa come combustibile in una caldaia biomasse, ottenendo quindi un doppio vantaggio.

Il calore sviluppato dalla caldaia riesce a riscaldare l’acqua necessaria per la lavorazione delle olive nel frantoio, per il riscaldamento della cantina e del ristorante attiguo, che si chiama, neanche a dirlo, L’Olivastra” .

La famiglia Borselli proprietaria dell’azienda La Poderina, del frantoio e del ristorante ha inoltre fatto installare un impianto fotovoltaico di 20 kw che riesce a coprire quasi l’intero fabbisogno di energia elettrica del frantoio, quando è a pieno regime, e della cantina dove serve ad azionare tutte le macchine necessarie alla produzione del vino.

Oltre all’olio, l’altro prodotto di punta dell’azienda è infatti il vino, prodotto con certificazione biologica dal 1996 e che gode di elevato successo soprattutto nel mercato del Nord Europa, particolarmente attento a queste innovazioni.