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La Cna si schiera con Franci «Giusto usare le centrali come veicolo di sviluppo»

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Tortelli e Pellegrini d’accordo sull’idea che Enel deve aiutare tutta la montagna

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Fiora Bonelli

CASTEL DEL PIANO. La geotermia può essere per la montagna una grande risorsa e non un problema. E fra le ricadute benefiche si guarda con speranza alla strada del Cipressino. Ormai la “miccia geotermia” è scoppiata e l’intervento del sindaco di Castel del Piano, Claudio Franci – il quale chiede apertis verbis ricadute importanti nella società amiatina a fronte di un ulteriore sfruttamento della geotermia – accelera le prese di posizione delle parti sociali. Perché di contro a un manipolo di irriducibili che dello sfruttamento del vapore non ne vogliono sapere, vi è molta gente, associazioni, politici, che invece la pensano come Franci.

Ora prende posizione il Comitato di zona Cna Amiata che, per bocca del presidente Luciano Tortelli e del coordinatore Maurizio Pellegrini, loda le dichiarazioni di Franci.

«Come associazione – spiegano Tortelli e Pellegrini – siamo sempre stati convinti della sostenibilità dello sfruttamento della geotermia nel nostro territorio e reputiamo che essa possa rappresentare, a determinate condizioni, una grande risorsa anziché un problema. La Regione Toscana è impegnata in maniera molto forte per analizzare, prevenire, approfondire tutti gli aspetti della questione. Per quanto ci riguarda tale impegno, inedito fino ad ora, rappresenta una garanzia. Occorre tuttavia che si vada a stringere su impegni e programmi di Enel Green Power e lo si faccia, appunto, in un quadro di accordi che portino benefici al territorio. Per questo ribadiamo che, anche per noi, la geotermia può essere letta come occasione di nuove potenzialità occupazionali e di nuovo lavoro per le imprese. Crediamo che da essa possano innestarsi significativi processi tecnologici e industriali, che dobbiamo certamente preservare le bellezze di questi luoghi ma anche garantire un futuro al nostro territorio. Sarebbe imperdonabile, alla luce della crisi acuta della montagna, perdere anche questo treno. Noi abbiamo sempre individuato nel miglioramento del collegamento viario (asse Santa Fiora – Cipressino) una delle carte che potrebbero portare una boccata di ossigeno all’Amiata. Ipotizzare un concorso di Enel ai lavori ci trova, quindi, del tutto d’accordo così come possono esserci altre partite importanti da giocare soprattutto per ciò che riguarda Santa Fiora, Comune che sostiene il maggior impatto dalla presenza della geotermia».

In sostanza, concludono Tortelli e Pellegrini, «la Cna Amiata sostiene gli sforzi della Regione, condivide gli orientamenti della Provincia e apprezza l’azione di quei Comuni amiatini che, nel versante grossetano, sono impegnati a far sì che si arrivi a un accordo con Enel che possa portare a reciproci benefici. L’importante, anche in questo caso, è sciogliere i nodi, stringere i tempi e giungere a fatti concreti».