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“La centrale giardino”

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`E’ una centrale geotermica, ma sembra un giardino” dice Luciana Bartaletti, presidente dell’unione dei comuni della Val di Merse e “madre” di questo impianto che ha una potenza di 20 megawatt nato tra i boschi tra chiusdino e Ciciano.

Fonte: Corriere di Siena

Autore: Corriere di Siena

Il "padre" è Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power, Francesco Starace. Ieri erano quasi emozionati quando hanno tagliato il nastro e il coro di Chiusdino ha intonato il Canto degli Italiani. Luciana Bartaletti ha fatto gli onori di casa. Lei questo impianto l’ha visto nascere metro dopo metro. Confessa anche le inziiali preoccupazioni: "Questa è la mia terra e non volevo che venisse sciupata, poi ho incontrato i dirigenti dell’Enel, dall’onnipresente Luciano Martelli fino all’amministratore delegato di Green Power Francesco Martelli e ho capito che la centrale avrebbe garantito sviluppo, sicurezza e rispetto dell’ambiente".

E così l’avventura è arrivata al taglio del nastro di un impianto che a regime sarà in grado di produrre 150 milioni di chilowattora che corrispondono ai consumi elettrici di 55 mila famiglie ed evitare l’immissione nell’atmosfera di centomila tonnellate di anidride carbonica e un risparmio di 32 mila tonnellate equivalenti di petrolio. Sono questi, infatti, i numeri della nuova centrale geotermica realizzata con un investimento di 80 milioni di euro. Secondo gli esperti ha standard di eccellenza nel settore geotermico in particolare per quanto riguarda la qualità e la sicurezza. "Questa centrale – ha sottolineato l’amministratore delegato di Enel Green Power, Starace – è nuova nel senso che è l’ultima nata di una famiglia di altre 32 centrali ed è all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Una realizzazione che è bell’esempio di un tipo di sviluppo e oltretutto anche ben inserito nel paesaggio. E in un territorio particolare come quello senese bisogna saperlo fare". Entusiasti i vertici regionali: "Anche in conseguenza del referendum sul nucleare – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – la regione ha necessità di cercare energie alternative. Del resto – aggiunge – la geotermia è una ricchezza che da due secoli produce lavoro e energia ed è motore di sviluppo di questa regione".

La centrale chiusdinese, a regime, darà lavoro a cento persone. Insomma, sviluppo e ambiente le parole d’ordine riecheggiate ieri. "’La Toscana – ha detto il governato re – si caratterizza per bellezza dell’ambiente e qualità della vita ma non ci sono solo cipressi e colline ma anche sviluppo e per questo non ci vuole una Regione seduta". Insomma, ci vuole il pane e il companatico, come dicono i vecchi di queste parti che prendono il fresco in piazza XX settembre a Chiusdino. E lo dice anche Don Vito, il saggio prete del paese che ha invocato la benevolenza di Galgano, il santo della Val di Merse, e con spirito tollerante ha benedetto l’impianto: "Chi crede preghi, chi non crede rifletta". Buona geotermia a tutti.