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La Castagna dell’Amiata all’EXPO

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Il 4 e il 5 Ottobre

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Fiora Bonelli

Il 4 e 5 ottobre l’Associazione per la valorizzazione della castagna del Monte Amiata Igp sarà presente all’Expo di Milano nello stand del ministero delle Politiche agricole e presenterà anche alcuni dolci del territorio confezionati da pasticcieri locali. Per l’occasione l’associazione ha predisposto un pullman che porterà gli associati castanicoltori a Milano. Un ottimo auspicio, questo, nell’imminenza della castagnatura 2015, che pare promettere bene. Anche secondo il presidente dell’associazione Castagna Amiata, Lorenzo Fazzi, quest’anno dovrebbe essere positivo, al contrario dell’annata 2014 quando nessuno o quasi riuscì a raccogliere nemmeno un marrone a causa del tempo siccitoso e del cinipide. «Quest’anno pare una castagnatura diversa – spiega Fazzi – Incrociamo le dita prima di dirlo, ma a vista molti castagni sono bellissimi e carichi di frutto. Ho aperto qualche riccio e per adesso pare tutto a posto. Nessuna muffa all’interno». Quindi il temibile cinipide sembra regredire dopo i lanci di insetti antagonisti in porzioni della cintura di castagni della montagna. «Per esempio a Monticello Amiata – continua Fazzi – dove già da cinque anni abbiamo lanciato il Torymus, i castagni sono all’80% sani. Si va verso il sesto anno e sappiamo che gli anni occorrenti perchè l’antagonista faccia effetto e abbia la meglio sul cinipide, sono sette-otto. Per cui crediamo, davvero, di essere sulla strada giusta. Naturalmente, come sapevamo, i castagneti sono stati guariti a macchia di leopardo. Magari ci sono alcune piante cariche di ricci ed altre ancora provate dall’insetto cinese. Ma siamo sicuri che riusciremo a recuperare al cento per cento entro breve per lo meno su questo versante delle malattie castanicole». Quel che al momento preoccupa di più sono altre malattie del castagno che da qualche tempo si stanno diffondendo, come il mal d’inchiostro e il cancro corticale. Poi c’è il fungo delle castagne, quello che l’anno scorso attaccò il frutto, facendolo annerire e rendendolo non commerciabile. «Ma quest’anno – dice Fazzi – le cose paiono diverse, perché la stagione è stata sana e propizia. Speriamo, dunque, in un buon raccolto e anche in una buona commercializzazione. In Italia le castagne mancano, tanto che si importano da Spagna e Grecia soprattutto. Siamo fiduciosi che i grossisti tengano presente, coi prezzi, il privilegio che ha l’Amiata nel fornire al mercato frutti di grande pregio». Con questi auspici si va all’Expo ed è la prima volta che un’associazione amiatina è all’Expo al padiglione ministeriale. Oltre alle castagne si porteranno anche due dolci confezionati da mani locali: uno di castagne e mele, creato dalle donne dell’associazione La Vettoraia di Bagnoli, e una torta di castagne confezionata da Ivana Pacifici.