Punteggiati di borghi carichi di storia e fascino, i territori geotermici della Toscana sviluppano sapientemente – anno dopo anno – la propria vocazione culturale e turistica, ed è forse l’estate la stagione in cui si offrono a cittadini e visitatori (oltre 60mila quelli accorsi nell’intero 2017) con il massimo slancio.
Dopo gli spumeggianti primi mesi dell’estate 2018 che hanno visto arte ed energie rinnovabili fondersi in un contesto unico – come nel caso del festival delle colline geotermiche “Fra Terra e Cielo”, la rassegna di teatro e musica “A tutto vapore” o il progetto “Costellazioni Larderello/light art”, che rimarrà attivo anche nelle prossime settimane –, la seconda parte della stagione non sarà da meno.
Ne è un esempio concreto l’ampio programma dell’estate a Santa Fiora, Comune che tra l’altro ha appena siglato per i propri cittadini una convenzione con le Terme di Sorano e con quelle di Saturnia, senza dimenticare la possibilità di visite guidate alla chiesa della Santissima Trinità della Selva; chi vorrà potrà soddisfare la propria sensibilità religiosa e culturale anche ad Arcidosso, dove a Merigar vive l’antica saggezza tibetana.
Le occasioni di passeggiare alla scoperta di riserve naturali e del cuore caldo della Toscana sono invece in grado di soddisfare tutti i gusti, con escursioni, incontri con esperti ed esperienze di educazione ambientale che si susseguono in un fittissimo programma dedicato alla scoperta di terre selvagge frequentate dall’uomo ormai da millenni. Denso ad esempio il ventaglio delle possibilità in Alta Val di Cecina, dove si spazia dalle visite guidate ai ruderi di Rocca Sillana, per un tuffo nel medioevo con panorama mozzafiato, passando per i bike tour fino alle passeggiate “fuori dagli schemi” di Sasso Pisano che toccano il Museo etrusco-romano "Antiquarium", gli Scavi etruschi-romani del "Bagnone" e il percorso didattico delle Fumarole.
Una scoperta a tutto tondo di un territorio che non cessa di stupire.