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La Barilla di Pedrignano sarà riscaldata con la geotermia

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Lo stabilimento madre della Barilla sarà tutto riscaldato in inverno e rinfrescato in estate con l’energia della terra.

Fonte: Parma Quotidiano.info

Autore: Fabio Bonati

La multinazionale di Pedrignano ha ottenuto le autorizzazione necessarie a realizzare un impianto geotermico sotto la grande fabbrica della pasta a Pedrignano, alla periferia di Parma.

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo pozzo di presa di acqua e di due pozzi di resa. L’acqua sarà fatta passare a diverse decine di metri nel sottosuolo, oltre 80, là dove le temperature sono elevate per la vicinanza al mantelo, lo strato della terra composto di magma sul quale sta la crosta, il livello più esterno. L’acqua sarà allora fatta risalire e servirà a riscaldare lo stabilimento. In estate e negli ambienti in cui sempre servono basse temperature, invece, passerà per pompe di calore per rinfrescare l’aria.

Parte dell’acqua, una volta transitata dal sistema di pompe, verrà impiegata nello stabilimento, ma non negli impianti di potabilizzazione. Il resto sarà reimmesso nella falda, senza alcun trattamento, perché qualitativamente inalterata rispetto al momento del prelievo. Il progetto è stato realizzato dala Società Geostudi srl.

La geotermia è stata scelta dalla Barilla perché modalità alternativa di produzione di energia, con l’obiettivo di ridurre i consumi di energia elettrica e di gas e le emissioni di anidride carbonica. Il progetto era stato scritto già nel 2011. Barilla conta di ridurre i consumi di gas metano di 500mila metri cubi all’anno e delle conseguenti emissioni di CO2 in atmosfera di mille tonnellate annue. Sarà risparmiata anche molta dell’elettricità, quella oggi necessaria quella oggi necessari agli impianti di raffreddamento. La Barilla da anni lamenta gli eccessivi costi dell’energia, che pesano sul bilancio e limitano la concorrenza con i marchi esteri, di Paesi dove la corrente è a più buon mercato.

Nella zona di Pedrignano esiste già un altro grande impianto geotermico, costruito pochi anni fa dalla svedese Ikea per il suo punto vendita di Parma. Secondo i curatori del progetto, il nuovo impianto Barilla, compenserà le leggere variazioni termiche procurate dal primo: il sistema geotermico Ikea tende al riscaldamento dell’acqua reimmessa, mentre quello Barilla al raffreddamento, dell’ordine dei 3 °C rispetto alla temperatura media della falda, che è attorno ai 14,5 °C. La vicinanza dei due impianti favorirà una “compensazione degli effetti sulla base delle modellazioni effettuate e sulla base dei dati oggi disponibili ed analizzati entro questa progettualità”