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La Banca Mondiale investe in geotermia

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Il nuovo Piano di Sviluppo Geotermico della Banca Mondiale nasce con l’obiettivo di portare energia rinnovabile a milioni di persone

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La Banca Mondiale ha annunciato un nuovo importante impegno a livello internazionale con un fondo da 500 milioni di dollari creato per incrementare la produzione da fonti rinnovabili nei paesi in via di sviluppo grazie all’utilizzo della geotermia, ancora marginale tra le energie rinnovabili. 

«L’energia geotermica potrebbe costituire una tripla vittoria per i paesi in via di sviluppo» ha spiegato la direttrice generale dell’organizzazione, Sri Mulyani Indrawati, intervenuta a Reykjavík alla Conferenza Islandese sulla geotermia, dove ha lanciato il Piano Globale di Sviluppo Geotermico.

«E’ un’energia pulita, affidabile e prodotta localmente -ha continuato- e una volta che l’impianto è installato e funzionante, si ottiene energia a buon mercato e praticamente senza fine».

«La Banca Mondiale con molti dei nostri partner -ha detto la direttrice dell’Istituto- sostiene l’iniziativa per il raggiungimento degli obiettivi dell’energia sostenibile per tutti, guidata dal Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon e dal nostro Presidente Jim Yong Kim. Due di questi obiettivi sono l’accesso universale a servizi energetici moderni e il raddoppio della quota delle energie rinnovabili sul pianeta. L’energia geotermica, attivata grazie al piano globale di sviluppo geotermico, costituirà un passo importante verso entrambi».

Il Piano Globale di Sviluppo Geotermico messo a punto dalla Banca Mondiale nasce con l’obiettivo di migliorare la gestione e ridurre i rischi connessi alle attività di perforazione esplorativa, per sviluppare la produzione geotermica nei paesi in via di sviluppo o a economia emergente.

Il progetto identificherà i siti promettenti e le leve finanziare per lo sviluppo di progetti commercialmente redditizi, con l’obiettivo di mobilitare 500 milioni di dollari; i finanziatori potranno prendervi parte sia individuando e finanziando progetti validi, sia contribuendo attraverso canali esistenti come i Climate Investment Funds (CIF) o il Global Environment Facility (GEF). 

Sri Mulyani Indrawati ha invitato dunque finanziatori, banche multilaterali, governi e il settore privato a partecipare attivamente al Piano Globale di Sviluppo Geotermia (GGDP) per fornire energia a milioni di persone.

Secondo la Banca Mondiale molte regioni del mondo, con economie in via di sviluppo, sono ricche di risorse geotermiche, tra cui l’Africa orientale, il Sud-Est asiatico, l’America centrale e la regione andina. Almeno 40 paesi hanno sufficiente potenziale geotermico per soddisfare una parte significativa della loro domanda di energia elettrica e alcuni di questi, come il Kenya e l’Indonesia, stanno già sviluppando le loro risorse geotermiche; ma considerando che la potenza installata attualmente nel mondo è solo una minima frazione del potenziale geotermico globale, secondo la Banca Mondiale c’è ancora molto da fare. Un ostacolo allo sviluppo dei progetti geotermici è nella fase iniziale delle esplorazioni con trivellazioni costose e che possono comportare dei rischi non solo finanziari.

L’esplorazione di un giacimento di vapore geotermico può costare 15-25 milioni di dollari- scrive la Banca Mondiale – e se poi il sito non ha sufficiente potenziale l’investimento è perduto.

Per questo motivo un settore di attività del Piano sarà concentrato sulle operazioni esplorative iniziali dei siti potenzialmente validi, per ridurre i costi di gestione e i rischi delle trivellazioni (il cosiddetto “rischio minerario”); l’altro settore sarà focalizzato nello sviluppo dei progetti commercialmente redditizi.

Il finanziamento del Gruppo Banca Mondiale per lo sviluppo geotermico è aumentato da 73 milioni di dollari nel 2007 a 336 milioni nel 2012 e rappresenta, ormai, quasi il 10% dei prestiti totali forniti dalla Banca sulle energie rinnovabili.

«Fino ad ora il nostro lavoro si è concentrato a livello locale e regionale. – ha detto Sri MulyaniQuesti sforzi sono importanti, e dovrebbero continuare ma ciò che è necessario oggi è una spinta globale. Solo uno sforzo d’insieme riuscirà a mettere l’energia geotermica al posto che le compete come fonte di energia primaria per molti paesi in via di sviluppo. Solo un generale sforzo di conoscenza e di volontà ci permetterà di diminuire efficacemente il rischio, ci permetterà di imparare gli uni dagli altri, dai nostri fallimenti e dai nostri successi, e di mettere a frutto ciò che abbiamo imparato».

La Banca Mondiale riunirà i donatori entro la fine dell’anno per discutere il finanziamento di specifici progetti geotermici nell’ambito del piano.