Home Cosvig Isi, il futuro appeso al ministero. E Rossi s’appella a Romani

Isi, il futuro appeso al ministero. E Rossi s’appella a Romani

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Il presidente della Regione, Enrico Rossi, alla vigilia dell’incontro con l’esecutivo proprio su questo tema in programma per oggi, chiede garanzie per il futuro delle rinnovabili.

Fonte: L’Unità-Toscana

Autore: FRANCESCO SANGERMANO

Una proposta sue due livelli. Primo: prorogare gli incentivi alle rinnovabili fino al 31 dicembre di quest’anno, tutelando gli investimenti in atto. Secondo: un rientro "scalare" del sistema degli incentivi come praticato dagli altri paesi europei. È quanto chiede al governo il , presidente della Regione, Enrico Rossi, alla vigilia dell’incontro con l’esecutivo proprio su questo tema in programma per oggi. Una posizione condivisa in maniera unitaria dai tanti partecipanti – più di un centinaio di persone tra amministratori, consiglieri regionali, imprenditori, sindacalisti, lavoratori e quattro parlamentari – intervenuti ieri all’incontro convocato dal governatore stesso per discutere gli effetti preoccupanti del decreto legislativo varato dal ministro Romani che prevede il taglio degli incentivi alle rinnovabili.
«Le vicende di questi giorni – ha spiegato Rossi – col rischio nucleare da un lato e i pericoli per l’approvvigionamento delle energie fossili dalla Libia e dal Mahgreb, confermano quanto la scelta delle rinnovabili sia una scelta saggia; strategica e condivisa, una scelta di futuro per l’economia toscana». All’incontro è intervenuto anche il presidente di Anci Toscana e sindaco di Livorno Alessandro Cosimi che ha ricordato come in Conferenza unificata Stato-città «avevamo chiesto alcune modifiche al decreto che erano state accolte mentre nelle sue scelte finali il governo le ha completamente stravolte nei termini che conosciamo».
Tra i tanti che hanno preso la parola dichiarandosi contrari a un decreto «cervellotico» e «ammazza pannelli» e condividendo in pieno le richieste formulate da Rossi, numerosi sindacalisti, rappresentanti di Confindustria, Cia e Cna e imprenditori come il direttore di Power One, Giuseppe Ricci, e Sebastiano Gattorno della Easy Green che dovrebbe rilevare la Isi di Scandicci coi suoi 370 lavoratori in cassa integrazione, ma che chiede al governo «certezze per uno dei pochi settori industriali che funzionano». Proprio sulla ex Electrolux ieri si sono tenuti due consigli straordinari sia in Provincia sia in Comune a Scandicci e oggi, alle 17.30, è previsto l’incontro al Ministero al quale parteciperanno oltre le istituzioni e i sindacati la vecchia società Isi, la nuova Easy Green ma anche rappresentanti della ex Electrolux. Una tappa fondamentale per il futuro di 370 famiglie.