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Incoraggiare lo sviluppo dell’energia geotermica

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European Commissioner for Energy, German, Gunther Oettinger gives a news conference on energy financial projects at the European commission headquarters in Brussels, Belgium 04 March 2010. The Commission approved today 15 energy projects which will significantly contribute to the economic recovery of the EU, while increasing our security of energy supply and substantially reduce CO2 emissions. With today's decision, the Commission grants 1 billion euros to six Carbon Capture and Storage projects and 565 million euros to nine offshore wind energy projects. EPA/OLIVIER HOSLET +++(c) dpa - Bildfunk+++
Questa l’indicazione espressa dal Commissario Europeo per l’energia Gunter Oettinger nel suo intervento al Workshop sull’utilizzo della geotermia nelle aree urbane che si è svolto a Bruxelles il 15 novembre scorso

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Al workshop organizzato dal Karlsruhe Institute of Technology insieme al Centro di Ricerca Tedesco per le Geoscienze, il Commissario Europeo per l’Energia Gunter Oettinger –che lo aveva anche patrocinato- ha affermato che «l’energia geotermica svolgerà un ruolo importante nel futuro mix energetico dell’UE e il suo sviluppo dovrebbe essere incoraggiato».

Il Commissario Europeo ha anche affermato che «l’energia geotermica è una fonte sicura, affidabile, rinnovabile e ed è localmente disponibile».

«Uno degli obiettivi più importanti per il futuro –ha detto Oettinger nel suo intervento- sarà quello di fornire, a tutti i cittadini europei, energia che sia sicura, rinnovabile e che sia conveniente. Questo obiettivo non può essere conseguito basandosi sulle risorse di combustibili fossili in quanto tali riserve sono limitate e non eco-friendly».

«A questo proposito –ha continuato il Commissario UE- l’energia geotermica può svolgere un ruolo centrale come fonte di energia, in quanto riduce l’impatto sul clima e sull’ambiente, è sempre disponibile ed ha alta efficienza energetica». Inoltre «può essere utilizzata sia per la produzione di energia sia per il riscaldamento e il raffreddamento. Può anche fornire un importante contributo in termini di diversificazione degli approvvigionamenti, è in grado di offrire grandi opportunità in termini di innovazione e posti di lavoro e può contribuire alla creazione di nuovi settori competitivi industriali in Europa, con un potenziale di esportazione significativo per un mercato mondiale in crescita».

«I punti di forza dell’ energia geotermica –ha proseguito Oettinger- sono la disponibilità locale, la possibilità di utilizzo di centrali elettriche di piccole dimensioni con basse emissioni e la sicurezza dell’approvvigionamento, caratteristiche che dovrebbero favorire, sempre più, il suo sviluppo nelle città europee».

«Per le città senza emissioni di CO2 e con reti intelligenti, l’energia geotermica ha dei vantaggi innegabili. Questa tecnologia è diventata una spina dorsale per le aree urbane, sia per il calore che per l’elettricità -ha proseguito il Commissario– ora abbiamo bisogno di portare avanti la ricerca e l’innovazione nel campo dell’energia geotermica – una misura importante che dovrebbe permetterci di contribuire al raggiungimento del nostro obiettivo di città libere dalla CO2».

Per Oettinger «l’energia geotermica è una soluzione energetica sostenibile e sicura, deve dimostrare di essere un’opzione interessante in aree in cui non è ancora stata utilizzata. Gli sforzi devono concentrarsi sulla diffusione delle tecnologie geotermiche in tutti i luoghi in cui sia come calore sia come elettricità può essere efficacemente utilizzato».

Su quanto espresso dal Commissario per l’energia Oettinger, al Workshop Europeo sulla Futura Utilizzazione della Geotermia nelle Aree Urbane, il Consiglio Europeo per l’Energia Geotermica (EGEC) ha pubblicato una nota stampa in cui chiede un quadro chiaro per permettere all’industria geotermica di investire in nuovi impianti, un piano d’azione dell’Unione Europea in materia di riscaldamento e raffreddamento rinnovabile e la necessità di porre obiettivi vincolanti per le Fonti energetiche rinnovabili dopo il 2020.

«L’industria geotermica ha bisogno di un quadro normativo chiaro per investire nei nuovi impianti, come ad esempio quelli di perforazione -ha detto Philippe Dumas, direttore dell’EGEC– per questo chiediamo nuovi obiettivi vincolanti per le FER dopo il 2020».

Dumas ha poi posto l’accento sul fatto che «i decisori politici, gli enti locali e le utility debbano rendersi più consapevoli della gamma di risorse geotermiche disponibili e delle loro possibili applicazioni».

L’EGEC ha anche sollecitato l’Unione Europea, che sta lavorando ad una relazione interna in materia di energia rinnovabile, ad assicurare maggiore trasparenza in relazione ai costi di ciascuna tecnologia energetica, valutando le principali difficoltà che ostacolano l’ulteriore sviluppo del settore geotermico.