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Incentivi alle rinnovabili nelle isole minori, si passa all’azione

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L’Authority pubblica i primi orientamenti sulla remunerazione degli impianti alimentati da fer e sulle modalità di ritiro dell’elettricità immessa nella rete isolana

Fonte: Rinnovabili.it

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Gli incentivi alle rinnovabili nelle isole minori devono essere commisurati al costo del combustibile risparmiato per il minor consumo d’energia efficientemente prodotta. Con questo obiettivo in mente l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ARERA (ex AEEGSI) sta studiando le nuove modalità di remunerazione per gli interventi e l’utilizzo dell’energia verde auto-prodotta nei territori non interconnessi.

In questa fase di definizione l’Authority ha messo in consultazione il documento contenete i suoi orientamenti sulla questione: un documento di 34 pagine che affronta, caso per caso, le condizioni per l’accesso ai sussidi, per l’allaccio degli impianti, per il ritiro dedicato e lo scambio sul posto.

Protagoniste di questo intervento sono le 19 isole minori italiane – dall’arcipelago Toscano alle Pelagie – per le quali il decreto ministeriale 14 febbraio 2017 ha individuato obiettivi minimi di sviluppo delle fonti rinnovabili da raggiungere entro il 31 dicembre 2020. Il provvedimento, redatto dal MiSE ha confini ampi. Definisce i requisiti che devono possedere gli impianti, sia elettrici che termici, per accedere alle nuove forme di remunerazione, promuove l’ammodernamento delle reti elettriche isolane e la realizzazione di almeno due progetti integrati innovativi, lì dove per integrazione si intende la connessione a sistemi di accumulo, trasporto elettrico o al sistema idrico isolano. Lo stesso decreto affida ad ARERA il compito di studiare i nuovi incentivi alle rinnovabili nelle isole minori, puntualizzando i requisiti d’accesso e definendo ogni aspetto necessario per il funzionamento dei meccanismi. (continua)