Home Cosvig Inaugurato il nuovo Museo nazionale della geotermia targato Enel Green power

Inaugurato il nuovo Museo nazionale della geotermia targato Enel Green power

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Dieci sale per raccontare una sfida lunga 100 anni

Fonte: La Nazione, Cronaca di Pisa

Autore: Ilenia Pistolesi

DIECI SALE che raccontano un’avventura industriale rivoluzionaria, capace di coniugare lo sviluppo dell’energia pulita che si sprigiona dalla terra ad una storia che è entrata a pieno diritto nel dna della Valdicecina: questa la sintesi raggiunta all’interno del nuovissimo museo della Geotermia, battezzato ieri dall’amministratore delegato di Enel Green Power Francesco Starace, dall’assessore regionale Annarita Bramerini, dal presidente della Provincia Andrea Pieroni e da una schiera di fasce tricolori in rappresentanza dei campanili, dalla Valle fino all’Amiata, baciati da quel tesoro che sgorga del sottosuolo. Presente anche il prefetto Francesco Tagliente e numerose autorità militari. Il museo di Larderello, capitale mondiale della geotermia, è uno scrigno che conduce in un viaggio che affonda le proprie radici nei secoli.

LA PRIMA SALA illustra tutte le tipologie di fonti rinnovabili e l’attività di Enel Green Power in Italia e nel resto del mondo. La seconda sala catapulta il visitatore fino ai primi cenni storici legati alla geotermia, ossia le terme di epoca etrusco romana e contiene una copia della tavola pneutigeriana risalente al 70 d.c, che accenna alle acque termali di Volterra e Populonia, recentemente riportate in auge dalla Soprintendenza alle Belle Arti di Firenze all’interno del sito termale di Sasso Pisano. Le sale successive entrano nel cuore della storia della risorsa geotermica, con la scoperta, datata 1777, dell’acido borico nel lagone Cerchiaio di Monterotondo Marittimo da parte di Uberto Francesco Hoefer di Colonia sul Reno, con il successivo avvio dell’attività chimica del Conte Francesco de Larderel e l’accensione delle prime 5 lampadine nel lontano 1904, grazie ad un guizzo di genio del Principe Ginori Conti.
UN APPOSITO spazio è dedicato alle perforazioni, delle quali si ha testimonianza anche nel trattato dell’Accademia dei Georgofili del 1841, che data le prime attività di perforazione al 1838. Spettacolare il viaggio al centro della terra in una sala 3D che porta il visitatore in una discesa virtuale nel ventre del pianeta, dove l’energia prende forma ed il fluido geotermico trova la sua sorgente.
INFINE, il museo offre uno spaccato sulla storia dell’industria geotermoelettrica, fino ad arrivare all’attualità targata Enel Green Power che, con le sue 33 centrali, per un totale di 35 gruppi, produce più di 5 miliardi di kwh rinnovabili ogni anno. Ed intanto è già in cantiere una pala eolica da 50 kw, prototipo che spiccherà a Molinetto (Castelnuovo), sviluppato dal design di Renzo Piano. L’energia del vento coprirà un segmento di produzione che interesserà le attività private, come agriturismi ed imprese agricole.