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Inaugurata a Santa Fiora la sala pubblica.

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«Contenitore di cultura da riempire» Il teatro: da sogno a realtà

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Fiora Bonelli

Gran gala a Santa Fiora, il 1º maggio, per l’inaugurazione del nuovo teatro comunale nel parco Gambrinus. Realizzato il «sogno di una cosa», come ha detto un emozionatissimo sindaco Renzo Verdi che, senza trattenere la commozione, ha usato il titolo di un’espressione balducciana per definire la realizzazione di una grande opera per Santa Fiora: «Un “contenitore di cultura da riempire di cose” e destinato sia a Santa Fiora che a tutti i comuni dell’Amiata che lo dovranno rendere vivo». Un’opera costata circa 2 milioni di euro, arrivati in buona parte dalla Regione Toscana e dal Far Maremma e a cui il comune ha contribuito con 650mila euro. Ma lo sforzo è stato ampiamente ripagato dalla strepitosa bellezza di una struttura progettata dai professionisti Giannelli, Pennatini e Traversi, e realizzato da maestranze e ditte tutte amiatine (eccetto quella per l’impianto audio-video), come ha tenuto a sottolineare il sindaco. «Un investimento per dare una casa all’arte – ha detto Verdi – e per garantire spazi fruibili anche alle associazioni culturali e musicali della montagna». Duecentodieci poltrone, un palcoscenico multifunzionale e una serie di ambienti tutti perfettamente curati nei tre piani della struttura, una volta cinema che, come ha spiegato lo storico locale Ennio Sensi, racconta una lunga storia sociale a cui tutti i santafioresi sono legati. E che sia così lo ha dimostrato la sala, stracolma, con tanta gente anche in piedi ad applaudire un’opera che chiude, fra l’altro il mandato di Verdi, che lo lascia ai giovani come speranza di poter trovare nel nuovo teatro, un’occasione di aggregazione e nuovi spunti e sollecitazioni culturali. Dopo l’inno di Mameli suonano dalla filarmonica Pozzi, il taglio del nastro a due mani, del sindaco Verdi e del parroco don Giacomo, la presenza delle istituzioni comunali regionali e provinciali e soprattutto la gente arrivata anche dai paesi vicini ha dimostrato il valore che si attribuisce ancora alla cultura: musica, teatro, cinema. Paolo Giannelli, che ha progettato il recupero dell’ex Gambrinus ha detto che si è voluto «affiancare nuovo-vecchio, recuperando da un lato l’immagine del vecchio cinema e dall’altro innovarla del tutto». I sindaci Miranda Brugi e Claudio Franci, e ancora il presidente dell’Unione Ulivieri hanno sottolineato che «questa opera diventa patrimonio di tutta l’Unione dei comuni»; mentre prima il presidente Marras e poi l’assessore Annarita Bramerini hanno battuto l’accento sul fatto che il teatro potrà servire all’Amiata per fare sistema e essere simbolo vivo della vocazione della montagna alla cultura e alle arti. La sintesi l’ha tracciata Ennio Sensi, definendo il nuovo teatro comunale come «un sogno coronato dopo 5 anni, con la soddisfazione di avere un luogo dei saperi pubblici ufficiale». «Ringrazio tutti e mi comincio a congedare – ha concluso il sindaco uscente Renzo Verdi – nella consapevolezza che la comunità santafiorese mi ha dato tanto. Anch’io ho dato tutto, per lo meno tutto quel che mi è stato possibile».