"Soppressa la follia nucleare ora promuoviamo le energie rinnovabili come la geotermia, un campo nel quale anche la Sicilia inizia a muove i primi passi, dopo la Toscana che copre il 25% del proprio fabbisogno energetico grazie a questa fonte energetica naturale”. Così il vicepresidente dei geologi siciliani, Carlo Cassaniti, sottolinea il possibile sviluppo della regione sul fronte della geotermia.
"In Sicilia, al momento, – ha afferma Cassaniti a Labitalia – la Regione ha rilasciato un solo permesso di ricerca relativo al campo geotermico di Pantelleria, un permesso è sta per essere rilasciato nel campo geotermico eoliano, mentre sono in fase di istruttoria altre tre istanze che riguardano le aree di Sciacca, Gerbini e Pantelleria".
Come ha ricordato il vicepresidente dei geologi siciliani, l’Italia ha, su scala globale, il secondo potenziale geotermico dopo l’Islanda e, oltre alla Toscana, ci sono delle regioni a forte vocazione geotermica, dal cratere di Latera-Bolsena ai Campi Flegrei, dalla zona dei vulcani sottomarini del Palinuro e del Marsili all’arcipelago delle Isole Eolie.
Cassaniti, oltre ad auspicare lo sviluppo geotermico dell’Isola, si è soffermato anche su un’altra fonte rinnovabile di energia, l’eolico, ricordando come la Sicilia sia la maggior produttrice nazionale di energia eolica. Dal rapporto italiano sull’energia del vento diffuso da Aper, l’associazione delle aziende che producono energie rinnovabili, emerge infatti che, grazie a un incremento del 27%, a guidare la classifica italiana è proprio la Sicilia, che accoglie 1.422 Mw di potenza eolica installata: circa un quarto dell’intera potenza italiana.