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In Puglia l’energia geotermica si fa nei parchi e in Lombardia si finanziano nuovi impianti a bassa entalpia

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Micro impianti per energia da fonti geotermiche saranno realizzati in edifici pubblici all’interno dei Parchi Nazionali dell’Alta Murgia e del Gargano. La Regione Lombardia ha deciso di rifinanziare con circa 4 milioni di euro il bando che incentiva l’installazione di nuovi impianti alimentati con pompe di calore geotermiche

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

I presidenti dei due parchi nazionali pugliesi, Cesare Veronico del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e Stefano Pecorella del Parco Nazionale del Gargano, assieme all’assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, hanno espresso piena soddisfazione per gli esiti dell’incontro che si è tenuto qualche giorno fa tra i tecnici dell’Assessorato regionale e il Ministero dello Sviluppo Economico, in cui sono stati approvati progetti per la realizzazione di piccoli impianti geotermici in edifici pubblici nel territorio all’interno dei due parchi.

«Un importante passo in avanti nell’ambito delle buone politiche della Regione Puglia in tema di sostenibilità e di supporto alle energie rinnovabili» ha dichiarato il Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesare Veronico.

«Dopo anni di battaglie contro il nucleare e le trivellazioni –ha aggiunto- la Puglia si candida a diventare un modello virtuoso per tutta l’Europa e i nostri parchi recitano, in questo senso, un ruolo da protagonisti. La conferma che tra le risorse del nostro territorio, quelle più importanti derivano dagli elementi naturali che lo caratterizzano».

I progetti presentati al Ministero porteranno investimenti per sei milioni di Euro nelle aree protette e saranno impiegati per la realizzazione di micro impianti di geotermia integrata.
Anche il Presidente del Parco Nazionale del Gargano,
Stefano Pecorella si è detto « vivamente soddisfatto nell’apprendere che il Ministero e la Regione Puglia abbiano accolto con favore ed intendano finanziare un progetto di sviluppo della geotermia integrata che abbiamo già avuto modo di presentare nel programma di Aspettando Mediterre».

Il progetto era stato, infatti, al centro del convegno svoltosi a Foggia nei giorni della Fiera Mediterre, convegno organizzato dai due Parchi all’interno del quale erano state evidenziate le potenzialità della geotermia nelle aree protette, quale opportunità sia per le imprese della green economy che per cittadini che vi abitano.

«Finalmente i Parchi Nazionali della Puglia –ha aggiunto Pecorella- dialogano su un tema così strategico come quello delle energie pulite, in maniera costruttiva con tutte le istituzioni».

I presidenti hanno poi manifestato, assieme all’Assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro, l’auspicio che le strutture nazionali competenti possano espletare gli iter procedurali in tempi brevi, così da vedere presto i progetti operativi.

«Ferme restando le stringenti norme di tutela che riguardano le aree in questione –ha detto Nicastro- riteniamo la realizzazione di questi micro impianti un segnale forte ed ulteriore della volontà della Puglia di attingere alle energie rinnovabili con impianti eco-sostenibili».
«I progetti –ha proseguito– sostenuti presso il Ministero dello Sviluppo Economico porteranno all’interno dei parchi della regione investimenti per sei milioni di euro e, ancora una volta, rimarcheranno il concetto del progressivo abbandono delle fonti fossili per la produzione di energia a favore di forme nuove e più pulite. Adesso auspichiamo che le strutture nazionali competenti possano espletare gli iter procedurali in tempi che siano quanto più brevi possibile».

Mentre la Regione Puglia si affaccia alla realizzazione di progetti di sviluppo di impianti geotermici a bassa entalpia, la Lombardia rifinanzia con quattro milioni di euro un altro bando sulle energie rinnovabili rivolto agli Enti pubblici che si dotano, come sistema di riscaldamento-raffreddamento, di pompe di calore che sfruttano l’energia geotermica.

Le risorse serviranno a finanziare altri 28 progetti presentati dagli Enti locali che divengono complessivamente quasi 150 sul territorio lombardo.

«La Regione Lombardia –ha spiegato in una nota l’Assessore regionale all’Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi- con uno sforzo finanziario significativo, soprattutto in questi periodi di ristrettezze economiche, finanzia altri 28 progetti di Enti locali che vogliono investire sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, e cioè sulle vere linee strategiche per il futuro energetico ed economico della nostra regione».

I contributi, interamente a fondo perduto, coprono fino all’80% del costo totale ammissibile, per un ammontare massimo di 500.000 euro per ogni soggetto e i progetti approvati dovranno essere realizzati e validati entro il 31 dicembre del 2013.

Si stima che la realizzazione di questi progetti comporterà un risparmio energetico di circa 140 tonnellate equivalenti di petrolio l’anno e una mancata emissione di circa 500 tonnellate/anno di CO2.