Home Cosvig In Germania le rinnovabili superano la lignite e diventano prima fonte d’energia

In Germania le rinnovabili superano la lignite e diventano prima fonte d’energia

696
0
CONDIVIDI
Lo storico sorpasso dell’energia pulita nel corso del 2014: copre il 26 per cento della fornitura necessaria alla prima economia europea

Fonte: Rinnovabili e territorio

Autore: Redazione

In Germania le fonti rinnovabili nel 2014 si sono ritagliate la fetta maggiore nella produzione complessiva di elettricità, grazie al sistema di incentivazione particolarmente favorevole contenuto nel nuovo programma energetico tedesco (Energiewende) voluto dal Cancelliere Angela Merkel.
Nell’anno appeno trascorso le fonti rinnovabili hanno fornito il 26% dell’energia elettrica totale generata in Germania, (con un aumento del 2% rispetto al 2013), contro il 25,6% dell’elettricità proveniente dalla combustione della lignite, una delle fonti fossili con il peggior impatto ambientale. Il gas importato dalla Russia ha coperto invece una fetta del 9,6%.
A dare la spinta alle rinnovabili è stato soprattutto il fotovoltaico (+14% a 35,2 TWh), mentre le biomasse sono aumentate del 5% a 48,9 TWh e l’eolico dell’1% a 52,4 TWh. La quota delle rinnovabili sul consumo interno lordo di energia elettrica è stata pari al 27,3%, su un totale di 576,3 TWh.
È quanto emerge dalla nuova analisi di Agora Energiewende, secondo cui grazie agli sviluppi favorevoli nelle rinnovabili e all’uso intelligente dell’energia elettrica, l’uso di carbon fossile per la produzione di energia è sceso ai minimi storici dal 1990. Complice anche un inizio di inverno mite, ciò ha portato ad una notevole riduzione delle emissioni di CO2 legate all’energia elettrica, che ora sono anche loro livello più basso dal 1990.
Gli obiettivi della principale potenza europea per i prossimi decenni sono nettamente più ambiziosi. Entro il 2035, per ridurre la dipendenza dai fossili e tagliare le emissioni di gas serra, la Germania intende portare al 60% la fetta di energia coperta dalle fonti rinnovabili, anche perché nei prossimi anni il Paese teutonico dovrà limitare progressivamente le importazioni di gas naturale, anche in virtù dei nuovi scenari geopolitici aperti dalla crisi tra l’Ucraina e la Russia.
Del resto anche l’atomo non potrà essere di alcun aiuto nella copertura del fabbisogno energetico nazionale perché entro il 2022 tutte le centrali nucleari ancora in funzione dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) venire spente e dismesse per motivi di sicurezza.