Crescono grazie soprattutto ai servizi le imprese della Toscana, che nel secondo trimestre di quest’anno sono aumente del 3,8%, con oltre 6mila nuove aziende entrate sul mercato mentre quelle che hanno chiuso i battenti sono state 3900, con un saldo positivo che promette una ripresa della vitalità imprenditoriale.
Le nuove imprese appartengono principalmente ai servizi (+3.355), con apporti positivi soprattutto da commercio e turismo, mentre nell’industria crescono le riparazioni meccaniche e elettroniche e la filiera della pelle. Numeri negativi invece per agricoltura, edilizia ed artigianato e anche per le imprese giovanili, guidate da under 30, che in un anno sono diminuite dell’1,4%.
A crescere sono invece le aziende rosa, che ormai rappresentano il 23% del tessuto imprenditoriale toscano, e le imprese straniere, aumentate del 5,8%.
“Fra aprile e giugno si registra una ripresa della propensione a fare impresa, e questo è un importante sintomo del più generale miglioramento del clima di fiducia che da alcuni mesi sta interessando il nostro paese, nonostante uno scenario economico che resta caratterizzato da molti fattori di incertezza – ha commentato il presidente di Unioncamere Toscana, Andrea Sereni – preoccupa tuttavia la nuova flessione delle imprese guidate da giovani, che portano nuove competenze, nuove idee e nuova energia, in altre parole linfa vitale in grado di alimentare un processo di trasformazione che non va dissipato.”
