Il solare del futuro? È una centrale fotovoltaica a bassa concentrazione.
Sunpartner, una start up francese, ha appena siglato una partnership con il Cea (Commissariat à l’énergie atomique) per mettere a punto e realizzare un progetto per il solare di seconda generazione che ha l’obiettivo di fare concorrenza ai pannelli fotovoltaici tradizionali, appannaggio per la maggior parte dei produttori cinesi.
«I pannelli solari standard non sono la soluzione ottimale», sottolinea Ludovic Deblois, fondatore e presidente di Sunpartner. «La concentrazione permette di ottenere costi inferiori del 20% rispetto ai costi dei pannelli cinesi», rendendo quindi i nuovi pannelli altamente competitivi.
Le nuove centrali fotovoltaiche permettono in effetti di concentrare, grazie a specchi concavi, fino a 12 volte i raggi del sole e di ridurre di conseguenza le dimensioni delle celle.
Inoltre, malgrado l’aumento della temperatura dovuto alla concentrazione, i moduli mantengono un rendimento elevato, di circa il 19%, mentre con i moduli standard il rendimento decresce dell’1 o 2% per ogni grado supplementare.
L’obiettivo della partnership con il Cea è di ridurre del 40% il costo del kWh.
