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Il ruolo della geotermia nel Piano Pluriennale per la Programmazione Energetica (PPE) francese

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Sono almeno 53 i MW di potenza da installare entro il 2023, e fino a 550 i ktep forniti da bassa e media entalpia

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Il governo francese ha annunciato nuovi obiettivi per la capacità di energia rinnovabile da installare entro il 2023, dettagliati all’interno del nuovo Plan de programmation pluriannuelle de l’Energie (PPE).

Destinata a calare la quota di energia elettrica prodotta da fonte nucleare (dall’attuale 75% al 50% nel 2025), mentre quella derivante da fonti rinnovabili sta già attraversando anni di robusta crescita: ad esempio, nel 2015 la potenza eolica installata è incrementata del 23,3% rispetto all’anno precedente, e quella fotovoltaica del 25%.

La politica nazionale elaborata dal governo francese incanala e rafforza questa tendenza, tracciando un quadro previsionale al 2018 della potenza da installare per le singole fonti rinnovabili, e dettagliando poi in alcuni casi due diversi scenari –che si differenziano tra loro per il livello di ambizione– al 2023.

Per quanto riguarda l’energia geotermica in particolare, il governo indica in 8 MW di potenza installata il traguardo da tagliare entro il 31 dicembre 2018, e in 53 MW quello a fine 2023.

Soffermandosi poi sui molteplici impieghi dell’energia geotermica, la Francia individua anche obiettivi per quanto riguarda l’utilizzo di questa fonte rinnovabile anche in termini di produzione calore e/o raffrescamento: al 2018 dovranno essere almeno 200 i ktep prodotti tramite geotermia a bassa o media entalpia, che saliranno a 400 ktep nello scenario meno ambizioso al 2023 fino ai 550 previsti dallo scenario di più alto livello.