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Il primo Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica

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Elaborato dall’ENEA nel suo ruolo di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica. è stato presentato a Roma venerdì 20 gennaio nella sala del Senato.

Fonte: Rinnovabili & Territorio

Autore: Redazione

Il primo “Rapporto sull’Efficienza Energetica predisposto dall’Unità Tecnica per l’Efficienza Energetica dell’ENEA, ha lo scopo di fornire -si legge nella sua presentazione- secondo  quanto previsto dall’articolo 5 del Decreto Lgs. 115/08, il quadro sullo stato e gli sviluppi dell’efficienza energetica in Italia e sull’impatto, a livello nazionale e territoriale, delle politiche e misure per il miglioramento dell’efficienza negli usi finali”.
Il Rapporto è quindi innanzitutto uno strumento di supporto all’azione dello Stato nella predisposizione delle proprie politiche energetiche e, attraverso il monitoraggio e la valutazione della loro applicazione, offre un mezzo per regolare in maniera dinamica gli strumenti di settore per renderli più efficaci ed efficienti.
Questo primo rapporto apre, inoltre, uno spazio di dialogo e di confronto fra i diversi stakeholders  sia per valutare l’evoluzione avvenuta in questi anni nel campo dell’efficienza energetica sia per comprendere come andranno costruite le politiche energetiche nel prossimo futuro.
«Con questo rapporto -ha commentato il Commissario dell’ENEA, Giovanni Lelli-  si evidenzia come il nostro Paese abbia saputo impegnarsi nell’efficienza energetica attuando una riconversione del sistema produttivo attraverso l’adozione di tecnologie più innovative».
Il Rapporto analizza l’evoluzione dell’intensità energetica sia a livello aggregato dell’intera economia, sia a livello di settore negli usi finali e rileva un miglioramento dell’efficienza energetica, rispetto al 1990, pari al 10,4% (secondo l’indice ODEX).
I vari settori economici hanno contribuito in modo diverso all’ottenimento di questo risultato: il residenziale è quello che ha avuto miglioramenti regolari e costanti per tutto il periodo 1990‐2009; l’industria ha avuto significativi miglioramenti solo negli ultimi quattro anni; il ramo dei trasporti, che ha mostrato un andamento altalenante, ha infine registrato gli incrementi di efficienza più modesti.
Gli interventi che hanno maggiormente contribuito all’obiettivo –spiega l’Enea- sono stati: l’installazione di impianti di riscaldamento efficienti nel settore residenziale; l’adozione di standard minimi di prestazione energetica; impianti di cogenerazione ad alto rendimento e il rinnovo in chiave ecosostenibile del parco autoveicoli.
Il Rapporto prende poi in  rassegna gli strumenti nazionali per il miglioramento dell’efficienza energetica attivati in Italia nel quadriennio 2007-2010 valutandone l’ efficacia in rapporto al conseguimento degli obiettivi fissati a livello nazionale.
La valutazione degli strumenti si è basata su una metodologia bottom-up, ovvero si è partiti da dati locali (a livello comunale) per valutare l’efficacia su scala nazionale. Il risparmio energetico conseguito al 31 dicembre 2010 risulta pari a 47.800 Gwh/anno, valore nettamente superiore agli obiettivi fissati nel Piano di azione per l’efficienza energetica (PAEE 2007), che prevedeva un risparmio energetico di circa 35.658 GWh/anno.
A livello regionale, in relazione alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, il valore complessivo di risparmio è di 4.250 Gwh (oltre il 64% ottenuto in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna), mentre soltanto l’1% del risparmio è attribuibile al Molise, Basilicata, Calabria e Valle d’Aosta.
A questo importante risultato hanno contribuito gli interventi attuati nei diversi settori, ed in particolare nell’edilizia.
Il comparto dell’edilizia ha, infatti, registrato un forte incremento delle installazioni di impianti di riscaldamento efficiente mentre nel  settore terziario sono stati adottati standard di prestazioni energetiche per combattere gli sprechi.
Nel settore industriale c’è stato un rinnovamento tecnologico, in particolare negli ultimi quattro anni, che ha portato all’installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento e di motori elettrici ad alta efficienza assieme al recupero del calore.
Nel settore dei trasporti, infine, dove gli incrementi sono stati più modesti, si è verificato uno svecchiamento del parco autoveicoli con l’acquisizione di nuove vetture più ecologiche.
A questo miglioramento, ha commentato Giovanni Lelli «ha contribuito anche una maggiore consapevolezza dei cittadini che hanno saputo cogliere le opportunità offerte dallo Stato con gli incentivi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare migliorando il proprio benessere abitativo».
Quindi, secondo il Commissario dell’ENEA, «l’efficienza energetica è ormai diventata uno dei capisaldi su cui si basa la nostra strategia energetica per ridurre sia la domanda che la dipendenza negli approvvigionamenti ed ha permesso all’Italia di raggiungere ottimi risultati, in linea con gli indirizzi e le politiche energetiche europee». «Per mantenere questo trend –ha concluso Lelli- nei prossimi anni serviranno nuovi interventi ed azioni in grado di orientare gli investimenti e di influenzare i comportamenti di imprese, pubblica amministrazione e cittadini».

 

Scarica il Rapporto in pdf  (7 Megabyte)