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Il Premio Eco and the City alla Comunità del Cibo a energie rinnovabili

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Alla Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili è stata conferita la Medaglia Spadolini, come prima classificata della terza sezione che riguarda la riqualificazione dei territori agricoli.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Il premio che promuove e valorizza l’eredità culturale di Giovanni Spadolini a diciotto anni dalla morte, ha permesso ancora una volta di mettere a fuoco l’importanza della sostenibilità ambientale come chiave di volta per il futuro del nostro Paese, rappresentando un momento di condivisione e di conoscenza di quanto già si sta operando in questa direzione e un’occasione di riflessione e di proposte.

Il Premio Eco and the City Giovanni Spadolini, giunto alla seconda edizione, è già un riconoscimento prestigioso nel settore ambientale, destinato a varcare i confini nazionali.

La cerimonia ufficiale – che si è svolta sabato scorso a Trento con il conferimento dei premi alle realtà che si sono contraddistinte nell’aver intrapreso la direzione della sostenibilità – ha offerto l’opportunità di mettere in evidenza un’ esperienza che parte e si sviluppa in Toscana, in particolare nei territori dell’area geotermica.

Nella Sala Depero della Provincia Autonoma di Trento, è stato, infatti, riconosciuto un ruolo di primo piano al progetto esclusivo della Comunità del Cibo ad Energie rinnovabili, realizzato da CoSviG in sinergia con Slow Food Toscana.

Un’esperienza finalizzata ad affrontare nuovi mercati con le prelibatezze gastronomiche, dai formaggi, agli oli ai vini; tutti prodotti – come si legge nella motivazione ufficiale del riconoscimento – “di ottima qualità con il comune denominatore di essere realizzati con particolari tecniche a basso impatto ambientale”.

Tra le numerose candidature pervenute, la Commissione Giudicatrice del Premio – presieduta da Augusto Marinelli e composta da accademici, opinionisti e tecnici di alto livello – ha scelto di premiare la Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili, che  rappresenta un caso pratico di come si possa applicare il concetto di sostenibilità ambientale alla produzione alimentare. Nata nel 2009 in Toscana, nel Distretto delle Energie Rinnovabili, grazie ad un’intesa fra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e Co.Svi.G., la prima Comunità mondiale del cibo ad energie rinnovabili, è composta da imprenditori che hanno come priorità la sostenibilità ambientale, l’utilizzo delle energie rinnovabili nei propri processi produttivi e la filiera corta, ed è diventato un esempio virtuoso a livello internazionale.

La candidatura ha evidenziato come l’iniziativa si caratterizzi per l’alta qualità e la sostenibilità di produzioni agro-alimentari ottenute con sistemi innovativi. La Comunità del cibo a energie rinnovabili, infatti, è un partner importante per le scelte energetiche innovative che hanno fatto da apripista alla nuova filosofia di Slow Food e di Terra Madre, la rete delle Comunità del Cibo di Slow Food.

In sinergia con Slow Food Toscana ha avviato progetti di educazione gastronomica come “Gusto Pulito”, che vuole avvicinare gli studenti dei vari gradi scolastici ad un concetto di cibo “Buono, Pulito e Giusto” tramite visite alle aziende della Comunità del Cibo e degustazioni di prodotti tipici; collabora inoltre con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), i cui studenti ogni anno svolgono visite di istruzione e laboratori del gusto presso le aziende della Comunità.

La Medaglia Spadolini, anche in questo caso, è un autentico volano per sostenere sul territorio progetti e iniziative in difesa dell’ambiente, la salvaguardia del paesaggio e la tutela dei beni culturali.

In quest’ambito, la Fondazione Spadolini Nuova Antologia ha già svolto un ruolo strategico di coordinamento di iniziative locali, come la Rete delle Reti Angelo Vassallo e la sottoscrizione di una Patto per una nuova Costituente del paesaggio, attività propedeutiche e di sostegno alle iniziative dell’Unesco. La Fondazione Spadolini Nuova Antologia ha anche conferito un riconoscimento ufficiale ai sindaci dei Comuni dell’Emilia e del mantovano colpiti dal sisma, premiando l’alto senso civico in virtù del quale si sono adoperati con abnegazione, coraggio e generosità a vantaggio delle popolazioni colpite. Una condotta esemplare che ha saputo trasformare l’emergenza in una grande occasione per ripensare il rapporto con il territorio ferito: l’uso e la tutela del paesaggio, l’attenzione al consumo di suolo, la necessità di investimenti per la messa in sicurezza e la prevenzione dei rischi, la ricostruzione in chiave di sostenibilità.