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Il più grande parco solare sorgerà vicino a Bordeaux

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In Francia la società Neoen costruirà un impianto da 300 mw

Fonte: Italia Oggi

Autore: di Simonetta Scarane

In Francia, proprio mentre l’Osservatorio sull’energia solare e fotovoltaica ha fornito, qualche giorno fa, dati non troppo rassicuranti sul futuro della filiera, un progetto importante è finito sulla rampa di lancio. Quello per la costruzione del più grande parco solare d’Europa.
Un progetto della società indipendente specializzata nelle rinnovabili, Neoen, controllata dalla holding di Jacques Veyrat, una vita come dirigente del gruppo Louis Dreyfus. Neoen costruirà a Cestas, nei pressi di Bordeaux, il parco da 300 megawatts. In realtà si tratterà di più centrali impiantate una vicina all’altra, in un’area di 300 ettari, che saranno allacciate alla rete nell’autunno 2015. L’investimento supera i 360 milioni di euro. Al fianco di Neoen figurano altri otto investitori. Il cantiere è affidato a un consorzio che riunisce Eiffage-Clemessy, Schneider Electric e Krinner. La produzione è equivalente al consumo energetico annuale di una città come Bordeaux, e sarà venduta a Edf, al prezzo di 105 euro per megawattora.
In Francia, l’energia fotovoltaica costituisce lo 0,75% della produzione complessiva. In Europa, entro il 2013, dovrà raggiungere almeno il 10%. Alla fine del 2013, la potenza delle centrali francesi era, complessivamente, di 4 gigawatts, nove volte meno della Germania. Il settore dà lavoro a 10 mila persone in Francia, contro i 40 mila previsti nei prossimi anni. L’Osservatorio dell’energia solare e fotovoltaico in Francia ha indicato in 221 megawatt il picco di produzione finita in rete nel secondo trimestre 2014, e 786 mwc l’anno scorso: cifre che segnalano una leggera crescita. Tuttavia, le prospettive non sono promettenti né a breve né a medio termine. Infatti, al di fuori del mercato residenziale non sono in corso bandi d’appalto e si prospetta uno stallo di 18 mesi per il settore che gode, sì, dell’incoraggiamento politico contro una realtà davvero sinistra e che non offre alcuna visibilità alle imprese del comparto, che sconta la perdita di 15 mila persone negli ultimi quattro anni, scesi a 10 mila unità e la scomparsa di 200 imprese. E per molti anni la filiera del comparto ha subito l’immagine di un’industria troppo sovvenzionata. Inoltre, i progetti dovranno avere una caratura internazionale: molti mercati sono diventasti attrattivi, anche in Europa. Il Regno Unito, non certo considerato un paese soleggiato, metterà in rete nel 2014 una capacità tre volte superiore a quella della Francia (oltre 2,4 gigawatts. Oggi il sistema è cambiato: il meccanismo dell’obbligo d’acquisto di energia da fonti rinnovabili sta scomparendo progressivamente a eccezione del settore residenziale. Inoltre, il costo delle centrali fotovoltaiche si è ridotto di quattro volte in quattro anni. E il prezzo medio indicato nelle ultime gare d’appalto è inferiore a 100 euro per megawattora, contro i 220 euro dell’eolico offshore e 118 euro dell’energia nucleare venduta al Regno Unito.