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Il nuovo record nelle temperature medie globali e il compleanno del Protocollo di Kyoto

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La Japan’s Meteorological Agency (JMA) ha diffuso i dati relativi a gennaio 2016: registrati 0,52 gradi centigradi sopra la media. Nel mentre, il Protocollo di Kyoto ha festeggiato il suo 11esimo compleanno

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Non trova fine la serie di temperature medie globali da record, registrate sull’onda dei cambiamenti climatici. Secondo le ultime rilevazioni diffuse dalla Japan’s Meteorological Agency (JMA) le temperature superficiali terrestri e marine del nostro pianeta a gennaio sono state 0,52 gradi centigradi sopra la media del periodo 1981-2010, battendo di 0,29° C il precedente record del 2015 che, a sua volta, detiene ad oggi il record di anno più caldo da quando esistono serie storiche a livello globale, ovvero dalla fine del XIX secolo.
Secondo quanto dichiarato al Sidney Morning Herald da Stefan Rahmstorf, ricercatore del Potsdam Institute of Climate Impact Research, sul record di gennaio 2016 ha influito la presenza di El Niño, ma la maggior parte – oltre l’80% – è dovuto al riscaldamento globale causato dall’uomo.
Curiosamente, i dati diffusi dalla JMA arrivano in concomitanza con l’11esimo compleanno del Protocollo di Kyoto, entrato in vigore il 16 febbraio 2005; il celebre accordo internazionale, siglato per contrastare l’avanzata dei cambiamenti climatici, registra una strada ancora tutta in salita da percorrere. Quale ruolo può esercitare l’Italia per rendere più efficace l’erede del Protocollo, quell’accordo firmato a Parigi al termini della Cop21, nel dicembre scorso? «Per noi italiani la sfida è riuscire ad attuare politiche radicali ed efficaci che facciano abbandonare al più presto l’era fossile a favore delle fonti energetiche rinnovabili», ha spiegato Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club, durante le conclusioni del convegno annuale dell’ong, tenutosi in Senato. «Un Paese come l’Italia – ha concordato Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – ha tutto da guadagnare da un futuro energetico incentrato su innovazione, produzione da rinnovabili ed efficienza. Dopo l’accordo di Parigi sul clima è arrivato il momento che il nostro Paese individui le scelte che possano aiutare imprese e cittadini a cogliere queste sfide».