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Il “nuovo mondo” delle energie rinnovabili, secondo IRENA

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Adnan Z. Amin, ex direttore generale dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, spiega: «I vantaggi saranno superiori agli inconvenienti, ma solo a condizione che vengano messe in atto misure adeguate. È essenziale che i leader e i responsabili politici anticipino questi cambiamenti»

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

La Global commission on the geopolitics of energy transformation di IRENA, l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, ha elaborato «la prima analisi completa delle conseguenze geopolitiche della transizione energetica guidata dalle fonti rinnovabili, una pietra miliare fondamentale per migliorare la nostra comprensione di questo problema», come ha spiegato il presidente della Commissione stessa, Ólafur Ragnar Grímsson, già presidente dell’Islanda, uno Stato che ha già affrontato una parte rilevante di questa transizione, passando in poco meno di un secolo da un’economia dominata dal carbone a una in grado di impiegare fonti rinnovabili come l’idroelettrico e la geotermia.

Al giorno d’oggi «la rivoluzione delle energie verdi rafforza la leadership globale della Cina, riduce l’influenza degli esportatori di combustibili fossili e porta l’indipendenza energetica nei paesi di tutto il mondo.  Un affascinante futuro geopolitico – osserva Grímsson – è in serbo per paesi dell’Asia, dell’Africa, dell’Europa e delle Americhe. La trasformazione dello scenario energetico mondiale porterà grandi cambiamenti di influenza».

In poche parole un nuovo mondo: A new world, come difatti è intitolato il rapporto IRENA. Per l’Agenzia le conseguenze geopolitiche e socio-economiche associate all’era dell’energia rinnovabile potranno essere altrettanto profonde di quelle prodotte due secoli fa dal passaggio dalla biomassa alle energie fossili.

Una rivoluzione in grado «di ridurre le attuali tensioni geopolitiche legate all’energia e favorire la cooperazione tra gli Stati. Questa trasformazione – spiega l’ormai ex direttore generale di IRENA, Adnan Z. Amin, che ha appena passato il testimone all’italiano Francesco La Camera – può anche permettere di ridurre i problemi sociali, economici e ambientali che figurano generalmente tra le principali cause di instabilità e di conflitto geopolitico. In generale, la trasformazione dell’energia mondiale presenta sia delle opportunità che delle sfide. I vantaggi saranno superiori agli inconvenienti, ma solo a condizione che vengano messe in atto misure adeguate. È essenziale che i leader e i responsabili politici anticipino questi cambiamenti, e che siano in grado di gestirli ed di navigare nel nuovo ambiente geopolitico».