Google ha appena inaugurato sui suoi canali una sezione interamente dedicata alla storia naturale, promossa dalla multinazionale del web insieme ad alcune tra le istituzioni più importanti al mondo nel campo della storia naturale: sono solo 60 i siti museali presenti nella sezione, tra i quali spiccano il Museo di Storia Naturale di Londra, il Museo di Berlino, gli Uffizi di Firenze, il Moma di New York e… il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata, situato a Santa Fiora nella centrale piazza Garibaldi.
Una rinnovata visibilità mondiale assicurata grazie ad un accordo tra il Google Culturale Institute e l’associazione “Minatori per il Museo” che gestisce la struttura per conto del Comune; alla presentazione del progetto, che si è tenuta il 13 settembre presso il Natural History Museum di Londra, ha partecipato Graziella Ciaffarafà per l’associazione Minatori per il Museo di Santa Fiora.
«Per il comune di Santa Fiora e per tutta l’Amiata è una grande occasione di visibilità e di promozione –ha affermato soddisfatto il sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi– il Museo delle Miniere di Mercurio e quindi Santa Fiora, avranno immediato risalto sulla pagina di ricerche Google a livello mondiale. Inoltre, sarà dedicato al Museo un approfondimento espositivo virtuale con circa venti filmati e una gallery di fotografie d’epoca; il museo sarà altresì visitabile virtualmente in stile “street view”. Un plauso all’associazione Minatori e in particolare a Lucia Franceschelli, Alfonso Fiorentino e Graziella Ciaffarafà per il lavoro di inserimento, codifica ed elaborazione relativo all’esposizione virtuale. Un lavoro durato 18 mesi e realizzato totalmente a titolo gratuito».
Ora, grazie a questa prestigiosa collaborazione, il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata permetterà agli utenti di accedere ad una collezione digitale di 146 opere e di osservare una parte significativa dell’esposizione mineralogica del Museo, disponibile ormai su ogni computer del mondo dotato di una connessione internet.
