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Il mondo della geotermia aspetta ancora i decreti attuativi

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Un tavolo degli operatori di settore richiede più uniformità e la semplificazione delle procedure autorizzative

Fonte: Energia 24 Club.it

Autore: Energia 24 Club.it

In Italia è ancora poco diffuso l’utilizzo della geotermia a bassa entalpia o degli impianti di climatizzazione con pompe di calore geotermiche. Il gap con altri paesi europei o del nord America in particolare deriva da un ritardo nella conoscenza della tecnologia da parte di professionisti e operatori e dalla mancanza di un quadro di riferimento normativo e autorizzativo nazionale e regionale. In questo contesto gli operatori del settore attendono da tempo l’emanazione del decreto ministeriale attuativo del D.Lgs. 28/2011 (Decreto Rinnovabili), che deve “indicare le prescrizioni per la posa delle prescrizioni per la posa in opera degli impianti di produzione di calore da risorsa geotermica, ovvero sonde geotermiche, destinati al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici, e individuare i casi in cui si applica la procedura abilitativa semplificata (Pas) di cui all’art. 6 del Dlgs. n. 28/2011”.
In merito a tale argomento, su iniziativa dell’Unione geotermica italiana (Ugi) e del Consiglio nazionale dei geologi (Cng), è stato costituito un tavolo di associazioni e altri soggetti in rappresentanza degli operatori del settore (Consorzio Geohp, Anighp, Anim e Anisig ). I lavori svolti negli scorsi mesi dai partecipanti hanno portato alla definizione di un documento condiviso in cui si auspica: la promozione della geotermia e la semplificazione delle procedure autorizzative; l’ uniformità delle norme nazionali e facoltà delle Regioni di ulteriori procedure sulla base del contesto territoriale di riferimento; la salvaguardia della qualità degli impianti e la qualifica degli installatori; la necessità di adeguate conoscenze geologiche e approfondimenti progettuali.
In queste settimane gli operatori – oltre al citato Decreto – attendono anche l’emanazione del provvedimento relativo all’incentivazione delle fonti rinnovabili termiche (anch’esso previsto dal Dlgs 28/2011) e la pubblicazione delle normative di riferimento per gli impianti geotermici.